Sia melancholy che blues (il suo corrispettivo angloamericano: I've got the blues si dice per dire, sto giù) hanno per me radici nella musica e nella poesia. Del blues sappiamo, sulla melancholy Sting ama dire che la malinconia diversamente dalla tristezza non paralizza ma alimenta la meditazione, il pensiero. È una pausa in cui restare con se stessi e riflettere. Anche il blues in fondo è una sorta di meditazione, un canto in cui si riflette sulla propria condizione: gli schiavi neri nel Cotton Belt cantavano la propria condizione e col canto solidarizzavano e si tenevano compagnia.