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"Chi crea una poesia è come un Dio che possa guardarla e trovare che vada bene. Ma cosa ac- cade se la poesia guarda il suo creatore? Cosa accade se è la poesia a giudicare chi l'ha messa al mondo?". La prospettiva di Paolo Febbraro, in Poesia allo stato critico, quella di una nuova e antica unione di poesia e critica nella stessa persona, si realizza in questo volume di saggi grazie a un corpo a corpo con i poeti e con il testo poetico. Da Charles Simić a Wisława Szymborska, da Giorgio Caproni a Patrizia Cavalli, Febbraro dà sostanza alla "divina interferenza" tra critica e poesia. In dialogo con lui Matteo Marchesini che da anni abita il doppio ruolo di critico-poeta: penna pungente della critica letteraria italiana, autore di saggi stimolanti come Casa di carte, ha ottenuto riscontri sia per i suoi versi, sia per i suoi romanzi, dimostrando come raramente l'analisi e la letteratura siano due anime separate. E quindi dove si trova il confine? Conduce Chiara Fenoglio, ricercatrice in Letteratura italiana all'Università degli Studi di Torino.

Chiesa di Santa Maria della Vittoria
Via Claudio Monteverdi, 1 - Mantova