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Michelangelo Pistoletto
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Nato a Biella nel 1933, Michelangelo Pistoletto si afferma nel panorama internazionale dell'arte in seguito alla realizzazione dei Quadri specchianti, che includono direttamente nell'opera la presenza dello spettatore, diventando già protagonista, a partire dai primi anni Sessanta, di mostre personali in prestigiose gallerie e musei in Europa e negli Stati Uniti. Tra il 1965 e il '66 realizza un insieme di lavori intitolati Oggetti in meno, che rivelano l'irripetibilità di ogni singolo momento creativo e pongono le basi dell'Arte povera, movimento di cui è indiscusso protagonista. Nel 1968 fonda Lo Zoo, gruppo con il quale si dedica all'interazione di diverse forme espressive che sfociano nell'azione teatrale. Negli anni Settanta torna al tema della specularità con il ciclo Divisione e moltiplicazione dello specchio, fondato sulla scomparsa delle immagini e sulla dissezione delle superfici. Tra il 1975 e il 1976 realizza nella Galleria Stein di Torino un ciclo di dodici mostre consecutive, Le Stanze: è il primo dei cosiddetti "continenti di tempo", lavori complessi che si articolano nell'arco di un anno e di cui Anno Bianco (1989) e Tartaruga Felice (1992) saranno altri fulgidi esempi. Nel '78 tiene una mostra nel corso della quale presenta due fondamentali direzioni della sua futura ricerca e produzione artistica: Divisione e moltiplicazione dello specchio e L'arte assume la religione. Dagli anni Ottanta si dedica anche alla scultura. Nel corso degli anni Novanta, con Progetto Arte e con la creazione a Biella di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e dell'Università delle Idee, Pistoletto pone l'arte in relazione con i diversi ambiti del tessuto sociale, riconoscendo in essa un elemento capace di trasformare responsabilmente la società. Nel 2003 riceve il Leone d'Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l'Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Politiche. In questa occasione l'artista annuncia una nuova fase del suo lavoro, denominata Terzo Paradiso, il cui simbolo è costituito da due cerchi contigui agli estremi di un altro cerchio centrale maggiore, una rielaborazione del segno matematico dell'infinito. Nel 2010 scrive il saggio Il terzo paradiso, e nel corso degli anni il simbolo da lui creato viene esportato in diverse città, da Assisi a Treviso, fino ad approdare definitivamente nel 2020 a Biella, sua città natia. Nel 2017 firma il manifesto Ominiteismo e demopraxia, in cui affronta il tema della spiritualità, delle religioni monoteistiche e della politica. Nel 2021 viene inaugurato a Cittadellarte l'Universario, spazio espositivo in cui l'artista presenta le sue più recenti ricerche, e nel 2022 esce La formula della creazione, una summa teorica della sua parabola artistica: «dalla genesi del mio lavoro questo libro porta, attraverso 31 passi, alla genesi dell'universo. E, nel contempo, alla genesi di una nuova società».

(foto: © Leonardo Céndamo)



Michelangelo Pistoletto. Lo spazio della riflessione nell'arte, a cura di Bruno Corà, Essegi, 1986

A minus artist, Hopefulmonster, 1988

Michelangelo Pistoletto. Un artista in meno, Hopeful Monster, 1989

Pistoletto. Le porte di Palazzo Fabroni, catalogo della mostra tenuta a Palazzo Fabroni, Pistoia, 18 novembre 1995-11 febbraio 1996, Charta, 1995

Michelangelo Pistoletto. Azione-comunic-azione, Skira, 2005

Pistoletto e Cittadellarte. La mensa delle culture, a cura di Angela Vettese, Edizioni Corraini, 2005

Il terzo paradiso, Marsilio, 2010 (Cittadellarte, 2017)

Michelangelo Pistoletto. Il terzo paradiso, a cura di Achille Bonito Oliva, Mondadori Electa, 2012

Ominiteismo e demopraxia. Manifesto per una rigenerazione della società, Chiarelettere, 2017

La formula della creazione, Cittadellarte, 2022

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