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"Come lettore sono sensibile ai libri che mi maltrattano, che richiedono da parte mia uno sforzo di lettura. Quando scrivo cerco di uscire dalla mia comfort-zone e di confrontarmi con le mie ossessioni e paure. Sento un'esigenza di verità e schiettezza, anche nel linguaggio" affermava in una recente intervista Jean-Baptiste Del Amo, autore del romanzo Un'educazione libertina, che gli valse a soli ventisei anni il premio Goncourt per l'opera prima. Lo scrittore francese ha uno stile raffinato e austero, che lo ha portato a essere accostato a celebri colleghi del passato come Zola, Dumas e soprattutto Flaubert, e intraprende attraverso le sue opere una riflessione sul traumatico passaggio dal mondo infantile all'età adulta. Cosa viene tramandato di generazione in generazione? Secondo l'autore di Il sale e del recente Il figlio dell'uomo è soprattutto la violenza a passare di padre in figlio, quasi ci si trovasse in un'antica tragedia greca. A dialogare con una tra le voci più significative della narrativa d'oltralpe, nonché ospite al Festival per la prima volta, sarà lo scrittore Marco Archetti.

L'autore parlerà in francese, con interpretazione consecutiva in italiano.

In collaborazione con l’Institut Français Italia.

Palazzo Ducale - Basilica Palatina di Santa Barbara
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