Parte da Mantova la caccia mondiale alle microplastiche
11 2 2021
Parte da Mantova la caccia mondiale alle microplastiche

Prende il via un progetto scientifico internazionale ideato dai mantovani Alessandra e Sandro Sutti e da collaboratori australiani, culmine di un percorso laboratoriale iniziato all'ultimo Festival

Tra le tante attività di Scienceground a Festivaletteratura 2020, il campionamento delle acque dei laghi di Mantova e l’osservazione al microscopio dei frammenti di microplastiche rinvenuti in superficie sono stati al centro di tre lezioni/laboratorio condotte dai ricercatori mantovani Alessandra e Sandro Sutti, con la collaborazione dei giovani scienziati e studenti del gruppo di eXtemporanea e di alcuni studenti dei licei Fermi e Belfiore di Mantova e Manzoni di Suzzara.

Questa significativa esperienza sul campo, inserita in un ampio focus festivaliero sugli ecosistemi, è stata il primo test di una procedura che permette di ricercare le microplastiche nelle acque superficiali in maniera semplice e poco costosa, ma con il rigore scientifico necessario affinché i risultati siano considerati validi e affidabili. La procedura – ideata dalla Prof.ssa Alessandra Sutti e dall’Ing. Stuart Robottom della Deakin University in Australia, insieme al Prof. Sandro Sutti, fondatore della rete mantovana di scuole LABTER- CREA e coordinatore nazionale di GLOBE Italia – è nata pensando principalmente alle scuole, allo scopo di sensibilizzare gli studenti e permettere loro di cimentarsi in prima persona in un’attività di ricerca di alto valore ambientale.

Il percorso laboratoriale avviato al Festival, in questi giorni si appresta a intraprendere nuove sfide. Dal 12 febbraio prende infatti il via il progetto internazionale “An accessible Microplastics Monitoring Protocol”, finalizzato a illustrare la procedura di ricerca delle microplastiche ai docenti della rete di scuole europee-eurasiatiche del GLOBE Program e invitarli a testarla con i loro studenti: l’obiettivo è quello di arrivare, dopo una “prova su strada”, a sottoporre all’approvazione di NASA e NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), che coordinano il GLOBE Program, una nuova proposta di Protocollo, scientificamente valido a livello mondiale, per la ricerca delle microplastiche nelle acque superficiali. La risposta è stata davvero imponente: 56 docenti da 12 paesi dell’area europea-eurasiatica (Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Irlanda, Olanda, Slovacchia, Spagna, Svizzera, Ucraina), una ventina di docenti italiani e alcuni coordinatori nazionali della rete GLOBE seguiranno, a partire da venerdì 12, i webinar di formazione in lingua inglese che si svolgeranno nel mese di febbraio; nel mese di marzo si terranno i webinar di formazione in italiano, per i quali si sono appena aperte le iscrizioni e si stimano una quarantina di partecipanti.

In marzo e aprile, poi, i docenti che hanno seguito il corso formeranno i loro studenti, che in aprile e maggio effettueranno i campionamenti delle acque nei loro paesi, eseguiranno le analisi e, infine, raccoglieranno e registreranno i dati rilevati. In giugno tutti i partecipanti condivideranno e commenteranno i risultati ponendo le basi per una banca dati di livello planetario. Si tratta, probabilmente, di una delle prime operazioni internazionali di sensibilizzazione, didattica e raccolta dati su vasta scala legata al tema delle microplastiche nelle acque superficiali attualmente in corso nel mondo.

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