Una città in libri: Praga
5 9 2018
Una città in libri: Praga

Una passeggiata letteraria nella Praga magica e storica

La collina di Petřín, il cimitero ebraico, la sinagoga, la cattedrale di San Vito. Ogni dettaglio della città rimanda ad un romanzo e, in occasione del cinquantesimo della Primavera di Praga, si rafforzano anche i legami con il passato. Quest’anno a Festivaletteratura Praga è un incrocio di vie letterarie.


Un libro ha il potere di trasportare altrove, di mostrare città di carta e di parole che diventano sempre più concrete man mano che ci si addentra nella lettura, finché le immagini nella mente hanno preso corpo.

Praga: in brividi, parole & musica è una bibliografia con più di trecento titoli, selezionati da Alessandro Catalano e Luca Scarlini, che ha lo scopo di trasportare e guidare tra le ombre e le leggende della misteriosa capitale il pubblico di Festivaletteratura.

I curatori suggeriscono due percorsi: l'uno attraverso la "Praga magica" (per citare il titolo di Angelo Maria Ripellino, 2005) e l'altro attraverso la Praga storica. Scegliendo il primo, ci si può perdere nel labirinto, nell'intricato groviglio di vie che è allegoria della condizione umana e del suo limite conoscitivo, come induce a riflettere Comenio ne Il labirinto del mondo e il paradiso del cuore. L'impossibilità di conoscere e lo smarrimento divengono anche un espediente narrativo in Caso irrisolto (2016) di Patrik Ourednik, in cui il finale rimane aperto.

(caricamento...)

Legata alla Praga magica è la figura del Golem, mostro antropomorfo plasmato dall'argilla, a cui il rabbino Jehuda Löw diede la vita incidendogli sulla fronte la parola “verità”. Da questa leggenda si apre un intero filone narrativo che spazia dal romanzo all'opera drammaturgica (Il Golem di Gustav Meyrink,1994 e Faust e il Golem. Realtà e mito del Doctor Faustus e del Maharal di Praga di André Neher, 2005).

Abbandonando l'aura esoterica della capitale e imboccando il percorso storico, si possono individuare due eventi che hanno avuto una ricaduta sulla produzione letteraria degli autori praghesi: la liberazione dall'occupazione nazista nel 1945 e la Primavera di Praga nel 1968. Esemplari sono la biografia e la bibliografia di Milan Kundera (si veda L'insostenibile leggerezza dell'essere, 1985) oppure L'orgia di Praga (1985), scritto da Philip Roth e ambientato durante la repressione sovietica. Ospite di questa edizione è Tuckova Katerina, che ne L'espulsione di Gerta Schnirch (2011) narra dell'espulsione dei cittadini tedeschi dalla Cecoslovacchia e della caccia spietata ai vinti.


Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone:

Evento 74 “Streghe, Dee, Maghe Guaritrici” - Evento 97 “Notturno praghese” - Evento 140 “La storia è anche benevola: distrugge quanto più può”- Evento 163 “La metamorfosi di una parola”.

Festivaletteratura