La Biblioteca Elegante
24 8 2016
La Biblioteca Elegante

di Luca Scarlini

Racconti a mezze maniche, favole sgargianti, romanzi dal taglio classico adatti a tutte le stagioni: nel 2016 il Festival esplora la presenza della moda nella letteratura italiana attraverso una biblioteca tematica, quattro interventi ad hoc di Francesca Piani, Stefania Ricci, Elvira Seminara, Hans Tuzzi, una serie di pubbliche letture in piazza curate dalla Compagnia della Lettura e un atlante a opera di Luca Scarlini, che in questo articolo spiega le idee guida del progetto.

LA BIBLIOTECA ELEGANTE [di Luca Scarlini]

La Moda è una dea affascinante, capricciosa, si affida all’istante, provoca, gioca, seduce e si nasconde. In Italia il fashion è una delle voci principali dell’economia, eppure spesso si sottovaluta il suo peso nella cultura e nello scambio delle idee. La Biblioteca Elegante, realizzata con l’aiuto del Museo Ferragamo di Firenze e con la collaborazione delle biblioteche di Mantova e della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, che fornisce i materiali più rari, offerti al pubblico in formato digitale, racconta un tema poco esplorato: la presenza della creazione di abiti, fogge e modi di dire e fare nella letteratura italiana, dal ‘700 ad oggi. Sorprendono i nomi, che annoverano molte delle firme maggiori del Belpaese, tra associazioni prevedibili e impreviste, dalle Cronache mondane del giovane Gabriele D’Annunzio, alle scene provinciali del pungente Sarto della stradalunga di Giuseppe Bonaviri, fino al classico Tra donne sole di Cesare Pavese, magistralmente portato al cinema da Michelangelo Antonioni con il titolo Le amiche. Insomma, una vera e propria costellazione di storie, senza dimenticare i libri scritti dalle persone che hanno creato la moda nazionale, dal Calzolaio dei sogni di Salvatore Ferragamo alle memorie di Simonetta Colonna di Cesarò e Irene Galitzine, senza scordare le mirabili realizzazioni di Germana Marucelli, di cui Fernanda Pivano scrisse l’avventurosa esistenza nel rarissimo Le favole del ferro da stiro. A fare da contorno alla raccolta di volumi cartacei e digitali, anche una sequenza di melodie italiche, che narrano di vestiti magici, di abiti estivi, di bikini malandrini e di tutti i capi di abbigliamento che hanno lasciato memoria di sé nella vita e nella cronaca, spesso scandalizzata dalle nuove fogge. Bene lo raccontava la seducente Amalia Guglielminetti nella sua rivista Le seduzioni, narrando delle risoluzioni del sindaco di Verona nel 1925, che aveva messo al bando le gonne al ginocchio, di importazione francese, ritenute oscene e scandalose. Molte saranno le pagine presentate al pubblico dalla Compagnia della Lettura, con la consueta ripartizione tra repertorio per adulti e bambini, attingendo alla vasta tradizione di fiabe, popolari e d’autore, che hanno trattato di abiti magici, bottoni fatati, ma anche di vestiti che segnano con un’aura di differenza chi li indossa, come nel delizioso Luisa col vestito di carta, illustrato da Giosetta Fioroni. Insomma uno strepitoso guardaroba letterario, spesso illustrato dai maggiori artisti, che riassumono il filo di un pensiero complesso, portato all’estremo da Giacomo Leopardi nel suo mirabile dialogo de La moda e la morte, gemma delle Operette morali. Chi scrive presenterà al Teatro Bibiena un Atlante dedicato al tema, ossia una conferenza/spettacolo tra immagini, musiche e parole, mentre lo spazio/biblioteca ospiterà interventi di Stefania Ricci, Elvira Seminara e Hans Tuzzi, nonché una lettura per bambini di Francesca Piani, intorno alla storia di Salvatore Ferragamo.

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