Note a margine
31 8 2015
Note a margine

I concerti di Festivaletteratura

In una lunga giornata al festival si è esposti ad un profluvio di parole e idee. Bisogna prendere qualche nota a margine. A volte le note sono composte da una penna su un taccuino, o digitate sulla tastiera di uno smartphone. Altre volte sono composte su un pentagramma e digitate al pianoforte.

Tante "note a margine" risuoneranno al Festival. Tecniche e storie musicali verranno analizzate e raccontate alla lavagna ogni sera alle 21.30 in Piazza Mantegna. Potremo dunque capire perché ancora oggi i pezzi di Chopin siano tra i più coinvolgenti, come rigore e immediatezza possano convivere in Lutoslaski, quale percorso ha portato John Cage a scrivere un pezzo "silenzioso", e quale eclettico chitarrista rock sia oggi considerato un grande compositore.

La musica, però, vuole essere suonata. Quest'anno Festivaletteratura organizza dei concerti serali nella cornice del cortile dell'ARCI Virgilio, all'ora dell'aperitivo e in tarda serata. Il pianoforte sarà protagonista, non tanto come fine ma come strumento con cui viaggiare attraverso diversi percorsi musicali.

Dalle dita di Marco Dalpane risuoneranno le sue fedeli trascrizioni per pianoforte di alcune canzoni e brani di Frank Zappa, che con il suo gruppo The Mothers of Invention ha usato il rock per dare voce ad un feroce sarcasmo (eventi 68 e 201). Negli anni Zappa è diventato un'icona dell'incontro tra musica "colta" e "leggera", e dello scontro tra artista e industria musicale, come verrà raccontato da Giordano Montecchi alla lavagna del giovedì sera.

Arturo Stalteri userà il pianoforte per condurci attraverso le musiche di John Cage, Satie, Eno e persino di Bach nel mondo del minimalismo, un percorso musicale colto che ha sperimentato la rarefazione del suono, la ripetizione incantatoria, e l'influsso del caso (lavagna musicale di sabato, evento 210). Ancora Stalteri dedicherà un concerto alla "musica infinita" che senza soluzione di continuità fluisce da Franco Battiato ai Rolling Stones, da Ryuichi Sakamoto ai Sigur Ròs (evento 18).

Protagonista delle lavagne musicali sarà Giovanni Bietti, che ci guiderà attraverso la musica dei due più grandi compositori polacchi: Chopin e Lutoslaski. Il genio di Chopin e l'evoluzione della sua scrittura sono forse oscurati dalla notorietà di alcune delle sue composizioni più leggere. Lutoslaski è uno dei compositori del '900 che meglio ha saputo creare una sua personale e originalissima sperimentazione pur rimanendo ancorato ad una musicalità orecchiabile, il che lo ha reso molto apprezzato da un pubblico ampio e, in patria, anche un esempio integrità artistica e morale. Bietti smetterà i panni del musicologo per indossare quelli del pianista e dell'appassionato enologo per intrattenerci con musiche dedicate al vino (evento 59).

Non il pianoforte ma gli strumenti elettronici di Jukka Reverberi (Giardini di Mirò) faranno da tappeto sonoro per le "letture emiliane" di autori quali Tondelli, Vinci, Nori e tanti altri, recitate dalla voce laconica di Max Collini (Offlaga Disco Pax) (eventi 123 e 136).

Festivaletteratura