Passports
Una laboratorio di giovani cittadini europei, un gruppo di volontari impegnato al Festival in una serie di interviste ai propri coetanei, agli autori e al pubblico presente a Mantova per leggere il presente e il futuro delle nostre identità sempre più plurali e interconnesse: dalla radio al web, dai social alle piazze cittadine, Passports è un dialogo intergenerazionale che ha preso corpo nell’ambito del progetto europeo Read On, una riflessione intorno alle parole e ai racconti che possono farsi ponte tra culture.
Le ragazze e i ragazzi di Passports avviano prima e durante il Festival un percorso di riflessione su lingue, migrazioni e cittadinanze che culmina sia nella pubblica restituzione delle attività laboratoriali, sia in alcuni incontri in programma indirizzati a giovani e adulti. I laboratori di Passports sono stati guidati negli anni da Veronica Fernandes, Esperance Hakuzwimana, Leila Belhadj Mohamed, Nadeesha Uyangoda, Grace Fainelli e Manuela Manera e hanno coinvolto decine di adolescenti di tutta Italia.
Possono candidarsi per entrare a far parte della redazione di Passports ragazze e ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni che abbiano presentato domanda di volontariato a Festivaletteratura indicando l’opzione tra le mansioni presenti nel form online (la domanda viene pubblicata sul sito del Festival entro la prima metà di maggio).
Nel 2022, a chiusura delle attività laboratoriali, la redazione di Passports ha pubblicato uno studio sulla narrazione delle persone con origine migratoria nei media intitolato Bussole, una guida per analizzare, decostruire e indagare la comunicazione intorno ai migranti attraverso la pubblicità, il giornalismo, la letteratura, il cinema e i social media.
Ancora oggi, se accendo la Tv, leggo i giornali, guardo serie televisive o pubblicità italiane, io non ci sono come persona nera italiana, figlia di coppia mista, che sogna, che lavora, che è felice. Non esistere nei media significa non esistere nell’immaginario collettivo, diventare invisibile insieme a traguardi, istanze, sogni e paure (G. Fainelli)