Ormai attesissimo in programma, il progetto fa tappa nel suo quinto anno a Tirana, anche grazie al sostegno dell’Ambasciata della Repubblica d’Albania in Italia, del Ministero della Cultura d’Albania e del Municipio di Tirana. Dopo le ombre del ‘900 e la lunga diaspora che ha visto migliaia di persone abbandonare la sponda orientale dell’Adriatico, la giovane capitale albanese viene celebrata tanto nella letteratura che nell’architettura, in cui sono manifeste le tracce dei totalitarismi accanto a presenze ottomane e liberty, reminiscenze di domini stranieri e innovativi interventi di trasformazione urbanistica. La bibliografia curata da Luca Scarlini con il prezioso apporto di Persida Asllani e di un novero di guide (Maria Teresa Conte, Alessandro Cuccia, Rossella Gentile, Nensi Islami, Sara Manali, Edra Risto), ricostruisce il passato e il futuro di Tirana attingendo alle parole di decine di scrittori – Agolli, Cancogni, De Rada, Kadare, Montanelli, Roth, Zhiti e molti altri – ma esplora anche il legame millenario che unisce il Paese delle Aquile al nostro, come dimostrano le antiche comunità arbëreshë disseminate nell’Italia meridionale. Largo spazio viene dato a preziosi documentari e cinegiornali provenienti dall’Arkivi Qendror Shtetëror i Filmit e dall’Istituto Luce-Cinecittà, che insieme ai 160 libri della biblioteca immortalano la storia novecentesca della capitale.

E mentre in città echeggiano le testimonianze di importanti scrittori albanesi del nostro tempo come Fatos Kongoli e Virgjil Muçi, o di architette come Elisabetta Terragni (progettista della Casa delle Foglie e della Casa Museo Kadare) e cantrici delle diaspore come la jazz-singer Elina Duni (protagonista di un memorabile concerto al Teatro Bibiena), Luca Scarlini e la Compagnia della lettura danno corpo e voce a molte delle agghiaccianti storie totalitarie presenti nella biblioteca in un suggestivo spettacolo notturno intitolato La capitale dei sogni.

Festivaletteratura