Alzati, Martin
6 9 2019
Alzati, Martin

Le note della libertà con Roberto Piumini

I piccoli volontari della redazione junior sono più che pronti. Saranno loro a raccontare gli eventi a loro rivolti attraverso nuove prospettive e a presentare i laboratori della Casa del Mantegna, dedicati al nostro pubblico più giovane.


La vita è morta senza la memoria. È per questo che oggi in S. Orsola si recita e si canta con Roberto Piumini per ricordare le azioni di Martin Luther King e di tutti coloro che hanno lottato prima, insieme, e dopo di lui per l'uguaglianza. Tutto inizia con l'indecisione di un ragazzo di colore, Martin, prima di lasciare il posto su un autobus. A dire il vero tutto comincia con le tratte di schiavi, la compravendita di giovani africani alle piantagioni americane. Chi sopravvive al viaggio è costretto a lavorare tutto il giorno e servire i padroni bianchi, con la sola consolazione dei canti da lavoro e della speranza. Per secoli la situazione rimane immutata e le cose iniziano a cambiare solo nel 1840, quando lo stato del Maryland approva le prime leggi di tutela.

E poi la guerra di secessione americana, in cui gli schiavi fuggiti combattono insieme ai nordisti e infine ottengono la libertà. E tuttavia la strada è ancora molto lunga. Il disprezzo verso la gente di colore è radicato e alimentato da molti, tra i quali i membri del Ku Klux Klan, che vedono la supremazia dei bianchi come un desiderio divino.

Si arriva ai giorni moderni, a qualche decennio fa, quando il pastore protestante Martin decide di dare vita a una protesta non violenta, su modello di Ghandi. Fin dall'infanzia ha il desiderio di annullare la schiavitù e nel cuore l'eco dei tamburi dei suoi antenati in viaggio verso l'ignoto. All'inizio sembra un semplice sciopero, il rifiuto di salire su mezzi pubblici. Ma la protesta si espande, e con essa le minacce. Ma Martin non si ferma e presto l'onda raggiunge l'intera America.

La protesta per l'uguaglianza culmina con la marcia pacifica a Washington, mentre i manifestanti cantano come un sol uomo i loro desideri e i loro diritti. Poi il colpo. Il Ku Klux Klan assolda un ex soldato, reduce da prigione per tentata rapina, alcool e innumerevoli zuffe. Ma una cosa la sa fare: sparare.

E così il leader del cambiamento viene fermato, ma non i suoi ideali. Non si torna indietro, e piano piano, dopo una dura lotta, finalmente la popolazione di colore ottiene ciò che dovrebbe essere un suo diritto da sempre. È per questo che oggi si è recitato e cantato, sulle note dei tamburi, del blues e della libertà.


Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone:

Eventi alla Casa del Mantegna - Evento 1 “Quant’è piccolo il mondo! (E come osservarlo) - Evento 132 “Lupi” - Evento 154 “Leo. Uno sguardo sul mondo”.

Festivaletteratura