Arrivederci, ragazze!
10 9 2016
Arrivederci, ragazze!

Come sarà il futuro? Chiedetelo alle ragazze!

Cosa pensano le ragazze, senza punto interrogativo: non una domanda a cui cercare risposta, ma un’affermazione da esplorare e anche il titolo di un progetto di ascolto iniziato dalla giornalista e scrittrice Concita De Gregorio qualche anno fa.

«È un progetto che nasce da una protesta: ero stufa di ricevere domande a cui dover rispondere a tempo. Ogni giorno mi chiamano per chiedermi: “Cosa pensa della crisi economica? Ha 30 secondi per rispondere a partire da adesso”. Ma in 30 secondi non si può dire niente di sensato su nessun argomento» ha spiegato la De Gregorio in apertura al suo evento.

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Il desiderio di puntare i riflettori su qualcun altro, di mettersi dall’altra parte della telecamera, fare delle domande e ascoltarne le risposte per davvero: Concita e le sue collaboratrici hanno intervistato e ascoltato per due anni oltre 1000 donne italiane. Ragazze dai 6 a 96 anni, di ogni provenienza e estrazione: c’è la fruttivendola del mercato rionale di una periferia romana, Alida che ha 7 anni e vuole diventare una pattinatrice; c’è Emma Bonino che racconta la sua vita straordinaria, Cristina la libraia indipendente di Milano, le studentesse di un liceo toscano, le giocatrici della Roma. Ci sono tutte, perché come spiega la De Gregorio: «Si resta ragazze per sempre. Mia nonna a 80 anni mi diceva: vado a giocare a carte con le ragazze».

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[L’intervista di Cosa pensano le ragazze a Emma Bonino]

«Un giorno Concita mi ha chiamato e mi ha detto: Chiara, secondo me le ragazze mandano avanti il mondo!» racconta la scrittrice Chiara Valerio, collaboratrice del progetto, davanti a un pubblico eterogeneo di ragazze di ogni età. Le donne hanno quella che la Valerio definisce “un’intelligenza pratica di vita e di morte”, sono abituate al cambiamento, alle trasformazioni: le vivono ogni mese sul proprio corpo. Ecco perché sono una risorsa ed ecco perché per capire come sarà il mondo fra 10, 15, 20 anni è importante scoprire cosa ci sia nella loro testa.

Nel tempo Cosa pensano le ragazze si è trasformato, molte persone si sono avvicinate al progetto e molte delle intervistate sono a loro volta diventate intervistatrici, in un meccanismo spontaneo e creativo di passaparola. Oggi è un blog su LaRepubblica.it, in cui ogni giorno per un anno -a partire dall'8 marzo scorso- viene pubblicata una delle 400 interviste selezionate, e anche un libro in cui la De Gregorio ha voluto riunire le voci ascoltate in questi anni in un’unica grande storia universale e corale.

«È un libro dedicato ai ragazzi, ai miei ragazzi (la De Gregorio ha 4 figli maschi, ndr) perché imparino ad accettare le proprie fragilità» conclude la scrittrice. «Non mi danno la soddisfazione di leggerlo davanti a me, ma a volte vedo che lo mettono in borsa, lo portano con sé. Forse qualcosa l’hanno capita».

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[L’intervista ad Alberta e Margherita, una delle pagine più divertenti di Cosa pensano le ragazze]

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