Blog e rivoluzione
11 9 2016
Blog e rivoluzione

L'incontro a distanza con Hossein Derakhshan è tutto dedicato al web e alla sua evoluzione.

L’ultimo appuntamento con l’iniziativa Prossimamente (incontri a distanza) di Accenti vede come protagonista il “padre dei blogger persiani”, Hossein Derakhshan, che parla del mondo del web e della sua costante evoluzione.

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Scrittore e giornalista, Hossein ha creato il suo primo blog in seguito all’11 settembre con l’intento di scoprire la reazione americana all’attentato alle Torri Gemelle e le conseguenze che questo avrebbe avuto sulla politica a stelle e strisce in Medio Oriente.

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Sono proprio i blog a far finire Hossein in galera: il periodo di detenzione coincide con l’esplosione dei social network, tant’è che alla fine della pena il giornalista si ritrova davanti a un web completamente diverso. Da uno spazio dominato dalle discussioni tramite collegamento ipertestuale si è passati a uno spazio consacrato all’intrattenimento, in cui le informazioni sono selezionate e filtrate tramite algoritmi.

Il declino dell’hyperlink va di pari passo con il declino del web propriamente detto. Internet sta diventando sempre più simile alla televisione: un ambiente in cui alla ragione si preferiscono le emozioni, alle opzioni “agree/disagree” si preferiscono le opzioni “like/dislike”.

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L’immagine, che ha preso il sopravvento sul testo, è simbolo del fallimento dei sistemi pubblici d’istruzione. Questi non formano più i cittadini e non li educano alla lettura. Infatti, ormai all’élite che riesce a leggere testi impegnati che superino i due paragrafi si contrappone una massa di “nuovi illetterati”, vale a dire persone che, pur sapendo leggere, non comprendono realmente il testo.

Si potrebbe contestare a tutto questo ragionamento che i social network hanno una valenza politica e sociale resa evidente, ad esempio, dalle cosiddette Primavere arabe. Tuttavia, non bisogna dimenticare che un movimento sociale per avere successo richiede una leadership e che i social network, viceversa, seguono in apparenza uno schema orizzontale. Conseguentemente, se da un lato possono aiutare la mobilitazione, dall’altro potrebbero svuotare i movimenti della loro energia e coordinazione.

La visione che Hossein dà del web è, dunque, fortemente negativa. Questo non impedisce però di trovare una forma di riscatto: il blogger sollecita al dialogo con le aziende, come Facebook e Twitter, affinché siano più trasparenti sul meccanismo degli algoritmi e invita ad adoperare tali strumenti digitali per fare informazione di qualità e non completamente “image-dominated".

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