Carta bianca, inchiostro nero
10 9 2020
Carta bianca, inchiostro nero

Il mondo del sumi-e di Shozo Koike

Inchiostro, acqua e carta: questi sono i soli tre ingredienti del sumi-e, antica tecnica di pittura a inchiostro nata in Cina e successivamente accolta in Giappone, con peculiarità proprie. A guidare gli ospiti più piccoli di Festivaletteratura nell’uso di pennelli e inchiostro c’è Shozo Koike, artista giapponese che vive da tempo in Italia e che per tre anni si è occupato della creazione di un prezioso volume dedicato proprio alla storia e alle basi per gli appassionati e gli aspiranti maestri di sumi-e.

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Nessuno dei materiali del sumi-e viene lasciato al caso: i bambini impugnano pennelli arrivati direttamente da una piccola azienda di Hiroshima e sperimentano le tecniche acquisite su pregiata carta giapponese. Trovare un’armonia nelle gradazioni del bianco e del nero non è semplice, è necessario bilanciare e correggere costantemente le quantità di acqua e inchiostro, accordandosi a netti movimenti del pennello che seguono una precisa postura e posizione delle dita.

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Le linee pulite e minimaliste del sumi-e nascondono in realtà una lunga preparazione del colore all’interno del pennello: le sfumature, infatti, sono date da una stratificazione dell’acqua e dell’inchiostro nel cuore e in diverse sezioni della punta (choboku). Questo processo diviso in tre momenti porta i bambini a sperimentare e creare dei piccoli paesaggi astratti in cui si cimentano nel padroneggiare le pennellate a punta piatta, prima di rivolgersi a soggetti naturali. Ruolo non indifferente è giocato dalla carta e dagli spazi bianchi inseriti nelle figure: il bambù, per esempio, sembra riflettere la luce mattutina proprio grazie a un “vuoto” sulla sua superficie legnosa, mentre i rami e i fiori di ciliegio sarebbero impensabili senza il biancore della carta.

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Sumi-e. L’arte giapponese della pittura a inchiostro illustra passo per passo, tratto per tratto (e video per video: nel libro a ogni immagine è associato un codice QR) diversi modelli per dedicarsi ai soggetti tradizionali che popolano il mondo di Shozo Koike, tratti soprattutto dalla flora e fauna giapponese: punto di partenza sono il bambù, il prugno, il crisantemo e il ciliegio che non soltanto rappresentano lo scorrere delle stagioni, ma contengono in sé anche le tecniche di base per avvicinarsi alla pittura a inchiostro.

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