Che fare...con la capanna dello Zio Tom?
6 9 2017
Che fare...con la capanna dello Zio Tom?

«Raschiando sotto la superficie, la Capanna dello Zio Tom è critica sociale e politica»

Il centenario della Rivoluzione d'Ottobre sarà l’occasione per indagare il rapporto incendiario tra letteratura e rivoluzioni:

Che fare? si propone come un percorso per rileggere alcuni dei libri che hanno scatenato rivolte e sommovimenti sociali, per discutere di guerre civili e analizzare la figura di Fidel Castro. Ne parleranno Alessandro Portelli , Marcello Flores e Gian Enrico Rusconi David Armitage. Piotr M. A. Cywiński Ignacio Ramonet e Francisco López Sacha.


Si è aperto con La Capanna dello Zio Tom il ciclo Che fare?, progetto che riprende il nome del pamphlet di Lenin, preparatorio alla Rivoluzione d’Ottobre. Alessandro Portelli, professore presso l’università La Sapienza di Roma, svela il volto segreto della parabola dell’umile schiavo Tom, denigrata dallo stesso Malcolm X come lode a una figura di servo ideale per gli oppressori bianchi. La pubblicazione de La Capanna dello Zio Tom, infatti, risale al 1852 ed anticipa la Guerra Civile Americana, nella quale si sarebbero contrapposti i sostenitori del benestante Sud schiavista e quelli del Nord industriale, la cui economia si apprestava a decollare.

L’ipotesi che guida l’analisi di Portelli è che l’autrice Beecher Stowe abbia fornito una base morale che legittimasse la guerra contro il Sud latifondista come necessaria e, dunque, giusta. La Capanna dello Zio Tom, infatti, mostra l’orrore della schiavitù in quanto pratica fondata sul possesso esercitato da parte di un essere umano su un suo simile: lo zio Tom, lontano dall'esprimere ambizioni di diritti politici e civili, dichiara la sua esigenza di possedersi e di possedere. Per quanto anticipatore dei tempi il romanzo fu un immediato successo di pubblico grazie alla contrapposizione tra il candore dei protagonisti positivi e la tenebrosità di quelli cattivi, come il padrone bianco Simon Legree. La letteratura servì da strumento di denuncia politica e sociale: la stessa Beecher Stowe era impegnata sul fronte dell’emancipazione politica delle donne, una femminista ante litteram.




Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone gli eventi 40 CHE FARE? "I diritti dell’uomo" di Thomas Paine - 83 CHE FARE? "Mein Kampf" di Adolph Hitler - 100 ADESSO SONO NEL VENTO - 113 DA QUALE PARTE STAI? - 176 FIDEL DOPO FIDEL

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