Collaboratori, ma soprattutto amici
6 9 2019
Collaboratori, ma soprattutto amici

Uno tanti insiemi diversi

I piccoli volontari della redazione junior sono più che pronti. Saranno loro a raccontare gli eventi a loro rivolti attraverso nuove prospettive e a presentare i laboratori della Casa del Mantegna, dedicati al nostro pubblico più giovane.


Michela Murgia e Paolo Bacilieri, con Elsa Riccadonna, hanno parlato dell'ultimo libro da loro scritto e illustrato, Noi siamo tempesta, che lei dice di non aver scritto abbastanza bene per i bambini che lo leggono perché, non essendo una scrittrice per i piccoli, ha paura di non averlo centrato a pieno, mentre Paolo continua a fare il suo ritratto.

Con milioni di domande e tutte le loro risposte, quelle che hanno colpito di più il pubblico sono quelle dell'autrice, che risponde che l'amore per lei non è la base della vita ma è il "rosicamento", cosa che, dice lei, fa spesso. Un'altra cosa che ha impressionato molto è la storia di Maria Lai, un racconto presente nel suo libro. La storia narra di un nastro azzurro che è il simbolo di Ulassai, dove nelle case di famiglie molto amiche viene teso con alla fine il pane dell'offertorio dei matrimoni, mentre se la famiglia è in inimicizia viene teso e basta, per misurare la distanza tra una persona e l'altra. In questa città questo pezzo di stoffa è definito "salvezza" grazie a una leggenda che racconta di una frana che uccise due bambine, ma una rimase in vita perché seguiva questo "filo di salvezza". Tutto ciò rappresenta l'opera di Maria Lai.

Un'altra risposta molto interessante è data dall'illustratore che racconta la storia di Fernanda, che salvò dalla Seconda Guerra Mondiale gli ebrei di Brera e tutte le opere presenti nella cittadina: ha protetto le persone trasferendole in Svizzera con passaporti falsi. Alla fine della guerra ha ricostruito Brera e ne fece un museo per il popolo. Questo racconto fa parte di un libro di Paolo.

Per mettere insieme queste due risposte Michela dice che la maggior parte delle volte alcune storie vengono dimenticate o non sono nemmeno conosciute, ma sono molto importanti e belle da ascoltare. Per la scrittrice pensare prima alla fine di un racconto aiuta molto a decifrare quel potrebbe essere l'inizio ed è così che lei scrive i suoi libri. Dice anche che i genitori regalano testi ai figli senza pensare alle conseguenze e infatti alcuni lo leggono prima per evitare di fare un dono poco gradito, altri invece si buttano direttamente senza pensarci. Lei infatti cerca di evitare di regalare libri perché potrebbe dispiacersi a vedere triste il destinatario.Alla fine dell'evento gli ascoltatori hanno potuto fare alcune domande e gli autori hanno risposto molto volentieri.


Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone:

Eventi alla Casa del Mantegna - Evento 1 “Quant’è piccolo il mondo! (E come osservarlo) - Evento 132 “Lupi” - Evento 154 “Leo. Uno sguardo sul mondo”.

Festivaletteratura