Dal libertinaggio alla Rivoluzione
8 9 2016
Dal libertinaggio alla Rivoluzione

Il coraggio dell'aristocrazia

É una società profondamente teatrale quella che oggi ha portato alla luce Benedetta Craveri nella presentazione de Gli ultimi libertini tenutasi questa mattina nel cortile di Palazzo D'Arco, mediata dall'editor e traduttore Davide Tortorella. La riflessione dell'autrice si è sviluppata a partire dal concetto francese di libertinaggio, per poi allargarsi oltrepassando i confini europei e compiendo una parabola storica, sociale e politica perfetta.

Alla triplice valenza del termine “libertino” corrisponde, infatti, un profondo mutamento storico e sociale. La Francia della Rivoluzione si fa portatrice di nuove ideologie e nuovi significati. Alcove, ghigliottine, salotti e conflitti: in questi spazi si muovono le sette biografie scelte ed intrecciate dalla Craveri. Un gruppo di aristocratici, la cui giovinezza coincise con il decadimento della monarchia francese e che scelse la via della consapevolezza politica e sociale. Uomini pronti a rinunciare a titoli, ricchezze e convenzioni per rivendicare un'appartenenza nazionale e morale. Un unico sguardo rivolto al futuro. Fierezza, coraggio e cultura sono il fulcro di una riflessione estremamente attuale che ritorna ciclicamente.

«Sette sassi gettati contemporaneamente nell'acqua, che creano centri concentrici e sovrapposti » con questa immagine evocativa Davide Tortorella descrive la formula narrativa dell'autrice di Amanti e Regine che si sviluppa sul piano spaziale ancor prima che su quello temporale. Il passaggio dall'Europa agli Stati Uniti diviene così necessario, dato il potente influsso che la Rivoluzione Americana ha avuto sulla società dei Lumi.

Un affresco maestoso e imperituro quello dipinto durante l'evento di oggi, che ha compreso riferimenti al celebre romanzo di Laclos - Le relazioni pericolose – ed all'Italia odierna, per poi scivolare e soffermarsi sul ruolo della donna nelle società settecentesca. Figure femminili camaleontiche e spietate ma anche grandi scrittrici e intellettuali.

La descrizione ed evocazione di una società spregiudicata, ambiziosa e colta che non può lasciare indifferenti.

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