"Degeneri", un podcast a cura di Dario Falcini
14 11 2022
"Degeneri", un podcast a cura di Dario Falcini

I generi musicali sono morti. E nemmeno noi stiamo tanto bene.

In principio fu Billie Eilish, dopo di lei mille altri. La corsa al rifiuto dei generi musicali da parte delle nuove generazioni di musicisti è iniziata un paio di anni fa, e non si è ancora interrotta. Ogni giorno nascono nuovi progetti “impossibili da etichettare”, “fedeli solo ai propri gusti”, “liberi al 100%”. Artisti ibridi, fluidi, del tutto nuovi per approccio e sensibilità. Così, almeno, si descrivono molti di loro. Ma sarà vero? Da dove proviene questa avversione nei confronti di categorie con cui conviviamo da decenni? Proviamo a rispondere nel corso dei sei episodi di Degeneri. Ci domanderemo quando una simile tassonomia sia ancora valida e verso quali orizzonti lo spirito dei tempi stia spingendo la discografia italiana. Assieme ad artisti, addetti ai lavori e giornalisti, Dario Falcini proverà a capire cosa rimanga del rock, dove sia il vero rap oggi, se abbia ancora senso parlare di pop, se il cosiddetto indie sia esistito davvero. Insomma, i generi musicali sono morti. Lunga vita ai generi musicali.

LE PUNTATE (disponibili su Spreaker, Spotify e Apple podcasts)

1. Il genere, in genere

  • Cosa sono i generi? Com’è possibile che un solo termine possa funzionare in ambiti così disparati? Possa indicare identità sessuali, parole, tipi di animali o di piante, identificare film, libri, opere d’arte. E poi c’è la musica: i generi sono sempre stati un criterio di classificazione fondamentale, ma ora paiono caduti in disgrazia, soprattutto tra i giovani. Da cosa deriva questo cambio di marcia? E c’entra qualcosa con le altre battaglie attorno al genere che si combattono nella nostra società?
  • OSPITI: Emma Nolde (artista) - b.estye, Ermete Diara, Kazu (collettivo Pseudospettri, artisti) - Carlo Corbellini (Post Nebbia, artista) - Carlo Pastore (direttore artistico MI AMI Festival) - Beatrice Cristalli (linguista e formatrice)

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2. Come nasce e come (non) muore un genere

  • Cosa sono esattamente i generi? Chi li ha inventati, e quando? Dove sono i loro limiti?
  • Attraverso una serie di domande entriamo nel vivo dell’argomento, provando a capire come e perché questa forma di classificazione negli anni si sia rivelata tanto utile per capire e raccontare la musica. Perché nel mondo digitalizzato queste forme di tassonomia si ritrovino sotto attacco, e in che modo possano rivendicare il loro ruolo nel mondo e rompere l’assedio.
  • OSPITI: Giovanni Ansaldo (giornalista Internazionale) - Annarita Masullo (fondatrice The Goodness Factory) - Carlo Corbellini (Post Nebbia, artista) - Auroro Borealo (artista)

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3. Se tutto è pop, niente è pop

  • C’era un tempo in cui era semplice stabilire cosa fosse pop: tutto quello che non era qualcos’altro. A ogni genere o sottogenere corrispondevano una cultura o sottocultura, un suono più o meno canonizzato, un’estetica ufficiale. Chi non rientrava in nessuna di queste categorie, adattandosi alla produzione artistica pensata per le masse era pop. Oggi quel mondo non esiste più: il mainstream ha cooptato tutto quanto, ogni cosa è scivolata nel nazionalpopolare. E quelle tre lettere, P O P, sono costrette a ripensare a loro stesse.
  • OSPITI: Vittorio Ondedei (Camillas, artista) - Simone Stefanini (giornalista Rockit) - Laila Al Habash (artista) - Giacomo De Poli (direttore artistico LifeGate Radio) - Marco Villa (Editorial Content Lead Chora Media)

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4. La mia band non suona il rock

  • Il genere che ha segnato un'epoca vive una lunga fase di sonnolenza. vera o presunta? Ok, i Måneskin, ma poi? Un viaggio tra club di provincia, band mai del tutto uscite dai propri garage, piccole etichette e realtà storiche, per capire se chitarre e batterie suscitino ancora il fascino di un tempo. O se quello della rockstar sia definitivamente diventato nulla più di una posa, se è vero che il rock alla fine lo hanno salvato i rapper.
  • OSPITI: Carlo Corbellini (Post Nebbia, artista) - Alberto Tessariol (fondatore Dischi Sotterranei) - Lucia Santarelli (About Entertainment comunicazione) - Enrico Molteni (Tre Allegri Ragazzi Morti, La Tempesta Dischi) - Michele Montagano (V4V Records) - Francesco Vanni (Throw Down Bones, artista)

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5. La grande truffa del rap

  • Il genere più urgente di tutti, quello nato per strada da chi non aveva mezzi a disposizione, riprendendo un’atavica necessità di esprimersi. Un genere che oggi è egemone su una generazione, quella più giovane, che ha occupato ogni spazio sul mercato, che impone ogni giorno un nuovo record. Rischiando, così, di perdere la propria assenza, di dimenticarsi perché e come è nato. Andiamo dunque a caccia del nucleo incandescente del rap, con i suoi protagonisti.
  • OSPITI: Damir Ivic (giornalista) - Oliver Dawson (fondatore Pluggers) - Bigmama (artista) - Egreen (artista) - Studio Murena (artisti)

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6. Itpop History X

  • Un genere che, forse, non lo è mai stato. Una grande ondata che ha coinvolto, e per molti versi travolto, il nostro Paese per tre o quattro anni, portando sul proscenio artisti, attitudini e istanze un tempo estromesse dal giro che conta. Cosa è stato l’itpop e che peso ha avuto da un punto di vista culturale? In cosa si è evoluto ora? Un caso di studio molto vicino a noi nel tempo e nello spazio, per vedere come ogni genere musicale faccia storia a sé.
  • OSPITI: Giulia Cavaliere (giornalista e scrittrice) - Matteo Zanobini (A & R Picicca) - Matteo Romagnoli (fondatore Garrincha Dischi) - Alberto “Albi” Cazzola (Lo Stato Sociale, artista) - Vittorio Ondedei (Camillas, artista)

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