Dietro le quinte
11 9 2016
Dietro le quinte

Dany Laferrière e Charlotte Rampling confrontano le proprie esperienze sul lavoro

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Lo scrittore haitiano Dany Lafèrriere, autore importante nel panorama internazionale, e l'attrice inglese Charlotte Rampling, sono legati da un'amicizia e una profonda stima reciproca nata proprio sul set del film Verso Il Sud, tratto dal omonimo libro dello stesso autore.

Attraverso uno scambio acceso di battute curiose e disinvolte, i due sono riusciti a svelare aspetti chiave del loro mestiere. L'attrice spiega con enfasi come per lei sia fondamentale rendere proprio il personaggio da interpretare; parla di una vera e propria “chiamata interiore”, una sensazione capace di trasmetterle la sicurezza di poter scatenare una magia sul set. Nel caso del film Verso Il Sud confessa di non esser riuscita fino in fondo al rendere proprio il ruolo di Elene, a causa del tema della prostituzione femminile, fortemente marcato.

Nonostante la difficoltà d'intesa con il personaggio, Dany Laferrière ha riconosciuto alla grande attrice il merito di aver contribuito ad arricchire il film con una dignità, una serietà, e una forma di recitazione unici. Charlotte esordisce: «L'artista è un individuo che tira fuori da sé qualcosa di creativo e vivo» e racconta di come questa scossa interiore sia fondamentale per la recitazione, così come per la scrittura. Spiega inoltre come abbia voluto imparare a scrivere per riuscire ad esternare nuove parti di sé, alla ricerca dell'espressione della sua sensibilità e della sua voce.

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Dany Laferrière definisce il libro autobiografico di Charlotte estremamente denso, anche se relativamente breve. Lo scrittore si esprime poi sull'importanza del libro "medio", in grado di non opprimere il lettore, ma di essergli è amico: «Un capolavoro, al contrario, porta con sé un carico maggiore e troppe pretese».

Gli autori concordano infine nell'individuare un problema ormai diventato comune al giorno d'oggi: «Non riusciamo più a lasciare che i nostri pensieri riposino, serve intimità con le proprie idee così da poterle coltivare, evitando di trasformarle in un grido istintivo».

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