Erri De Luca, tra ricordi passati e coincidenze «impossibili»
4 9 2019
Erri De Luca, tra ricordi passati e coincidenze «impossibili»

L'autore racconta in anteprima a Festivaletteratura la sua nuova storia che mescola i ricordi con le coincidenze che appaiono impossibili, ma accadono continuamente

«Mi è capitato di incontrare dei me stessi del passato che sono a me stranieri. Degli altri, invece sono in continuità con chi sono». A partire dal suo nome, Erri, che si è scelto togliendo il superfluo da quell’Henry, nome americano ereditato da uno zio e che sentiva in contraddizione con la sua identità e lingua napoletana, Erri De Luca riflette sulla possibilità e impossibilità di riconoscersi nel proprio passato, di sentirsi in continuità con chi si era.

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Non si riconosce nel sé stesso che a Napoli nel 1980, in occasione del terremoto, lavorava con fatica, trasportando grandi pali di castagno utili alla ricostruzione di palazzi «sgangherati», e nell’operaio che lavorava nel nord Italia, senza contratto e per una paga misera, ultimo in un gruppo in cui tutti erano più grandi di lui. Di quegli anni, invece, si riconosce nel sé stesso che trascorreva la pausa pranzo a leggere piuttosto che a mangiare, per riprendere con meno fatica e trovare riposo tra le pagine.

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Si riconosce, infatti, nel lettore che è sempre stato, più che nello scrittore che è diventato, perché «leggere delle pagine che mi illuminano fa scattare delle scintille di felicità, che non arrivano quando leggo ciò che scrivo io». Il sé scrittore, invece, è legato alla cattura di un ricordo, alla rilettura di una storia passata che «non sta ferma a farsi raccontare, che si agita, che scappa da tutte le parti», di cui coglierne la vitalità prima che sfugga.

Si sente in continuità con chi era quando studiava l’ebraico antico, da autodidatta e da non credente, curioso dell’antico testamento in quanto testo tramandato, in cui «le parole fanno succedere le cose» e la divinità crea il mondo a partire dalla parola pronunciata.

In quanto parte di una generazione rivoluzionaria, Erri De Luca è portatore del racconto della ribellione che ha caratterizzato il Novecento e che è stata esperienza portante nella sua vita multiforme. Il racconto di quegli anni vissuti in prima persona è al centro del suo ultimo romanzo, Impossibile che racconta la storia di una coincidenza e che è il 5 settembre 2019.

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Il romanzo racconta di un uomo che – a differenza dell’autore, che ha abbracciato la protesta pubblica, nelle piazze – ha abbracciato la rivoluzione clandestina e ne ha pagato il prezzo, poiché denunciato da un compagno in cambio di uno sconto di pena. Nella storia, il denunciato e il denunciatore «coincidono in un punto»: un sentiero per camosci e bracconieri, in montagna; un posto in cui, quando c’è stato in prima persona, ha pensato al pericolo di un incidente.

L’incidente accade nella storia, tra il denunciato e il denunciatore, che a distanza di anni vivono una coincidenza fatale che insospettisce un magistrato e da cui il denunciato, ormai imputato di aver vendicato la sua rabbia per il tradimento subito è costretto a difendersi.

La storia diventa quindi un dialogo tra il magistrato, che prima chiede per ottenere conferma in ciò che crede di sapere (petere) e poi, di fronte al racconto dell’uomo, si trova a chiedere per conoscere (querere), per saperne di più del passato di quell’uomo apparentemente colpevole di una coincidenza. Le due accezioni latine di domandare richiamate dall’autore si intrecciano e permettono di fare emergere nel racconto la forza degli eventi casuali che sembrano impossibili, ma che, nell’atto di accadere, diventano inesorabili, costretti ad accadere.

Erri De Luca evidenzia la presenza di uno «sciame di coincidenze» che caratterizza la storia di ognuno, che alcuni giustificano con la credenza in un disegno divino, altri non notano nemmeno e altri ancora avvertono solo in alcune occasioni. Esse «sconfinano la normalità e modificano il presente», lo fanno ogni giorno e per ciascuno, dimostrando che le cose impossibili in realtà accadono di continuo.

Festivaletteratura