Esercizi di stile
8 9 2016
Esercizi di stile

Gli incontri più trendy di Festivaletteratura

Racconti a mezze maniche, favole sgargianti, romanzi dal taglio classico adatti a tutte le stagioni: nel 2016 il Festival esplora la presenza della moda nella letteratura italiana attraverso una biblioteca tematica, quattro interventi ad hoc di Francesca Piani, Stefania Ricci, Elvira Seminara, Hans Tuzzi, una serie di pubbliche letture in piazza curate dalla Compagnia della Lettura e un atlante a opera di Luca Scarlini.

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Nei locali dell'Ex cinema Bios è visitabile dalle 10.00 alle 20.00 la Biblioteca elegante, iniziativa presentata qui dal curatore Luca Scarlini:

Realizzata con l’aiuto del Museo Ferragamo di Firenze e con la collaborazione delle biblioteche di Mantova e della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, che fornisce i materiali più rari, offerti al pubblico in formato digitale, racconta un tema poco esplorato: la presenza della creazione di abiti, fogge e modi di dire e fare nella letteratura italiana, dal ‘700 ad oggi. (...) A fare da contorno alla raccolta di volumi cartacei e digitali, anche una sequenza di melodie italiche, che narrano di vestiti magici, di abiti estivi, di bikini malandrini e di tutti i capi di abbigliamento che hanno lasciato memoria di sé nella vita e nella cronaca, spesso scandalizzata dalle nuove fogge.

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Orientarsi tra gli oltre i trecento volumi consultabili, le risorse digitali e la sciccosissima selezione musicale è possibile grazie ad una selezione bibliografica aggiornata quotidianamente.

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Questo è il sottofondo pop:

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Venerdì 9 settembre alle ore 17.00 nei locali della Biblioteca elegante sarà possibile partecipare all'incontro gratuito per bambini e adulti Lettura da Creare la moda. La piccola storia del calzolaio dei sogni con Francesca Piani. Qui un abstract del volume:

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Per continuare l'immersione nel mondo del fashion letterario si possono seguire gli incontri della Compagnia della Lettura e gli appuntamenti itineranti nei negozi più fashion: con il ciclo Letture in Piazza gli elegantissimi lettori professionisti in un look total white proporranno a partire da oggi sedici racconti estratti dai volumi consultabili all'interno della Biblioteca.

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Di seguito l'elenco di tutti gli Appuntamenti nei negozi dei prossimi giorni:

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Giovedì 8:

  • ore 11.00 Se Fosse... (Via Orefici, 10);
  • ore 17.00 La Città del Sole (Via Cappello, 1);
  • ore 18.00 Mantova Lounge (Piazza Martiri di Belfiore);

Venerdì 9:

  • ore 11.00 Azzali 1881 Negozio Swatch (Portici Broletto, 18);
  • ore 16.30 Mantova Lounge (Piazza Martiri di Belfiore);
  • ore 17.30 Se Fosse... (Via Orefici, 10);
  • ore 18.30 Chiara Boutique (Corso Umberto I, 34);
  • ore 21.00 BP Factory (Piazza Concordia, 13);

Sabato 10:

  • ore 11.00 BP Factory (Piazza Concordia, 13);
  • ore 18.00 Mantova Lounge (Piazza Martiri di Belfiore);
  • ore 21.00 Mollard (Via Verdi, 35);

Domenica 11:

  • ore 11.30 Città del Sole (Via Cappello, 1);
  • ore 15.00 Mantova Lounge (Piazza Martiri di Belfiore, 1);

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Voi siete pronti?

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Era soprannominato "il calzolaio delle star" Salvatore Ferragamo, stilista italiano e guru del ben vestire dei piedi. Nato a Bonito, un paese dell’Irpinia, si trasferisce ancora ragazzo negli Stati Uniti, dove comincia a produrre stivali da cowboy per i film western.

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In una sala trasformata nel parterre di una sfilata di moda, Stefania Ricci, direttrice del Museo Ferragamo di Firenze, presenta la storia di questo Cenerentolo italiano di umili origini, che riesce in poco tempo a farsi conoscere e desiderare da tutte le dive di Hollywood. L’incontro è sul sistema dell’invenzione, perchè Ferragamo è stato il primo ad utilizzare l’acciaio per rafforzare la punta della scarpa, così da consentire più libertà al piede. L'invenzione gli è venuta grazie alla frequenza dei corsi serali di anatomia del piede. Per Salvatore Ferragamo le scarpe erano molto di più che accessori da indossare: le scarpe possono dire molto di una persona, oltre che farla arrivare dove vuole. Era un amante delle avanguardie artistiche del suo tempo, tanto che le prime pubblicità del marchio furono realizzate dai futuristi. Per le sue creazioni utilizzava materiali poveri come il sughero ma aveva la capacità di trasformarli in veri e propri gioielli per i piedi.

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Quello che lo stilista italiano ha cercato di tramandare ai posteri è la moda come riflesso della società: moda non significa superficialità ma arte. Tra moda e arte non c’è differenza e uno stilista è un artista tanto quanto lo è un pittore, entrambi mettono nel proprio lavoro la loro anima, la percezione del mondo e lo specchio della società. Quello che Ferragamo ha insegnato è che con le scarpe giuste una donna può conquistare qualunque cosa.


Ecco la lettura che proporrà Hans Tuzzi durante l'evento Sulla cravatta, oggi alle 15.00 alla Biblioteca elegante:

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