Fuori dalla provincia
11 9 2020
Fuori dalla provincia

Incontro con Tommaso Melilli e Roberto Camurri

Piccolo paese, io ti conosco. E poi me ne vado, pare suggerire Tommaso Melilli – cuoco e scrittore, il cui libro I conti con l’oste (Einaudi) è uscito nelle librerie appena prima del lockdown. Perché lui effettivamente se ne è andato dal suo piccolo paese, da Cremona, da quel posto «dove ci si rassegna alla noia come ci si rassegna alla nebbia o alla pioggia» per raggiungere Parigi dapprima per fini di studio e in seguito per stabilirvisi come cuoco e oste.

Roberto Camurri – autore di A misura d’uomo (2018) e Il nome della madre (2020) - si situa più o meno sulla stessa lunghezza d’onda di Melilli: anche lui ha il suo piccolo paese, Fabbrico, in cui è nato e cresciuto e che poi ha abbandonato per stabilirsi a Parma.

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Questa esperienza di vita comune ha fatto sì che, attraverso la mediazione di Simonetta Bitasi, si creasse un evento con un’alchimia particolare, una ricetta basata su una combinazione ardita di ingredienti col fine ultimo di spaziare attorno al tema della provincia e delle dinamiche che intercorrono tra essa e le persone.

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Si è inevitabilmente passati attraverso la cultura gastronomica che la figura ibrida di Melilli porta con sé, con le immagini romantiche e ingiallite delle vecchie trattorie italiane gestite da improbabili titolari. Sono stati tirati in ballo i modelli, i maestri, i padri della formazione dei due autori, da Guccini a Bruce Springsteen per Camurri, ai cuochi con cui Melilli si è confrontato durante le sue esperienze nelle cucine; si è parlato della triade “territorio, tradizione e innovazione”, di finta autenticità e di segnali di qualità. Il tutto come si fosse seduti al bar - magari nel bar di Parma dove Camurri si sente a casa - oppure al tavolo di una vecchia osteria italiana, una di quelle con le tovaglie a quadretti.

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