Gianluca Ruggieri e le soluzioni alternative
6 9 2023
Gianluca Ruggieri e le soluzioni alternative

La ridistribuzione energetica come problema ideologico

In piazza Mantegna Gianluca Ruggieri, ingegnere e ricercatore di fisica ambientale, ha dedicato alle energie alternative al carbone la prima delle Lavagne di Festivaletteratura, le lezioni en plein air svolte letteralmente davanti una lavagna d'ardesia, con a disposizione solo un gessetto. L'autore ha un tono calmo e pacato, il ritmo è così lento che non ci si può perdere tra il flusso di parole: si ha la stessa sensazione piacevole di quando c'era Superquark. Chi parla sembra mostrare solo un decimo della conoscenza profonda che ha della materia, e per sottolineare quanto sia cambiata con il tempo l'attenzione verso questo argomento, racconta di quando aveva organizzato un incontro anni fa: tempi bui dove nessuno parlava di energie rinnovabili... ora invece è diventato un tema bruciante.

Se l'uno per cento della popolazione mondiale spreca il doppio dell'energia del restante abbiamo un problema ed è un problema ideologico, dunque politico. E le parti politiche che provano a nascondersi sono ormai davvero troppe. Il vero problema del clima sono le emissioni accumulate nel tempo: più della metà di quello che abbiamo immesso nell'atmosfera l'abbiamo fatto negli ultimi trent'anni. Ma il vero fulcro della lezione è sicuramente rappresentato da due fattori: lo spreco energetico/ambientale e l'efficienza che spesso manca in Italia e in Europa. Basti pensare, ad esempio, che tre quarti delle rete idrica italiana viene disperso per avere immediatamente un'idea del problema.

Ruggeri offre spunti anche su come affrontare la questione a livello pratico, ad esempio offrendo un'alternativa green alla classica caldaia: la pompa di calore, molto efficiente nelle mezze stagioni ma molto meno nei periodi freddi e con il rilevante problema del costo elevato. Anche la maggior parte dei frigoriferi produce troppo calore. Lo stesso vale per gli impianti di illuminazione pubblica, le auto non elettriche e le industrie. Ma se questo è lo stato non rassicurante del presente, uno sguardo più speranzoso si sposta verso il futuro con il progetto Net Zero 2050, il cui obiettivo finale è raggiungere un equilibrio in cui le emissioni nette di gas a effetto serra risulteranno pari a zero, consentendo di mitigare il cambiamento climatico e stabilizzare la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera. Eppure il leitmotiv è inevitabilmente più semplicistico, banalizzato in una tiritera che sentiamo ripetere continuamente e quasi sembra perdere significato, anche se ovviamente significato ne ha, molto: ridurre i consumi. E la strada per farlo passa attraverso un briciolo di consapevolezza e di un'altra parola che dovremmo tornare a far risplendere: etica.

Alla fine dell'evento la parola è passata ai rappresentanti di Friday for Future, altri testimoni dell'importanza di questi temi, nel loro caso affrontati con un approccio diverso: la contestazione.

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