I personaggi della buona novella
5 9 2019
I personaggi della buona novella

Persone e storie del Vangelo

La nutrita squadra dei narratori italiani comprende nuove voci e frequentatori assidui di Festivaletteratura: i loro racconti ci toccano come individui e collettività.


Una carrellata di personaggi. Come fossero figure di un grande romanzo. Perché si può parlare dei Vangeli anche dal punto di vista solamente narrativo. Prestando attenzione alle vicende, alle storie, alla Storia. Corrado Augias e Giovanni Filoramo, in Piazza Castello, hanno raccontato questo, una storia di alcune persone che sono vissute duemila anni fa. Gesù ha detto cose sicuramente rivoluzionarie, addirittura folli come nel discorso della montagna. Cose innaturali che vanno, e sono sempre andate, contro il nostro generale sentire. Voleva forzare l’immaginazione, la tensione spirituale fino all’innaturalezza. E accanto a lui chi c’era? Vangeli della tradizione e vangeli apocrifi parlano anche di personaggi di contorno, come forse quelli di un romanzo. Ma sono molto abbozzati e Augias e Filoramo nel loro libro tentano di colmare alcune lacune. Come per la figura di Giuda, che viene liquidato in fretta come traditore. Ma che da altre fonti viene addirittura indicato come inviato dallo stesso Gesù perché si compia il sacrificio finale della crocifissione. Maria, la madre di Gesù, è una figura minore. Poi la tradizione successiva l’ha fatta diventare una figura centrale del pantheon cristiano. Pilato, mediocre funzionario imperiale sotto Tiberio, viene mandato in Giudea per un incarico veramente misero, in una terra povera, piena di ribelli e di gente comunque incomprensibile, senza nessun sbocco importante. Ed è assurdo che un governatore romano chieda ad un gruppo di straccioni cosa fare di un prigioniero. La storia infatti qui viene deformata per addossare la colpa ai giudei, con tutte le conseguenze che conosciamo e che durano ancora oggi. Barabba, assassino politico, scambiato con Gesù e liberato da Pilato. L’occupazione romana era durissima, Barabba un ribelle zelota, forse è stato quasi normale che il popolo abbia scelto la libertà di un patriota rispetto a quella di un strano profeta. Nei vangeli sinottici Giuseppe è presente solo in Matteo, nei racconti dell’infanzia. Grazie ai sogni che riceve accetta Gesù come figlio, Maria come sposa e salva la propria famiglia più volte. Ma non parla e non viene mai nominato nonostante fosse stato un buon padre, un buon ebreo e un grande lavoratore (non per niente, per rimediare all’oblio, la festa di San Giuseppe lavoratore è il primo maggio). Infine Maria Maddalena che viene fuori in tutta la sua potenza. Non è una prostituta (nonostante venisse da Magdala, città piena di soldati romani e quindi con una pessima reputazione). Ma fa parte del gruppo di donne che segue Gesù. Donne anche di rango elevato perché aiutano gli apostoli economicamente. Questa è l’ennesima cosa strana del racconto dei Vangeli. Donne ricche che seguono un profeta e Maria Maddalena in particolare che può diventare la preferita del maestro senza per questo coinvolgere la sfera sessuale. Infatti Maddalena per Giovanni è anche la prima testimone della resurrezione di Gesù. La prima cristiana. E qui entriamo nel mistero. La resurrezione sembra una cosa sfumata nel racconto, quasi non detta. Invece il risorto non è un fantasma o uno spirito, ma un corpo. La resurrezione della carne è l’elemento centrale di tutto. Ma qui per capire e credere può aiutare solo la fede. Per un laico come Augias, il fatto di poter credere alle parole di Gesù, ai suoi insegnamenti, alla possibilità di pregarlo e quindi di ricevere un sostegno nei momenti di sconforto e difficoltà, già questo può significare che Cristo è risorto.


Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone:

Evento 6 “Enrico detto Erri” - Evento 23 “I personaggi della Buona Novella” - Evento 34 “Fede” - Evento 40 “L'umanità come il vento, non si chiude in una scatola” - Accenti giovedì 5 ore 17:00 “Lo scrittore vacante” - Giovedì 5 ore 19:00 “Per un museo della lingua italiana: la moda” - Evento 59 “La difficile arte della commedia” - Evento 82 “Uno tanti insieme diversi” - Evento 97 “Tramandare la storia può salvare il mondo” - Evento 102 “L’amore è per sempre” - Evento 117 “Mi chiamo Alex Zanardi e sono un pilota” - Evento 123 “Voci dal Novecento” - Evento 130 “Identità e memoria” - Evento 147 “La mia terra canta” - Evento 184 “Una lingua per ogni emozione” - Evento 185 “Ci sarebbe poco da ridere” - Accenti domenica 8 ore 15.00 “Le montagne di Fosco” - Evento 214 “In viaggio” - Evento 225 “Mi piace la parola libertà”.

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