Desy Icardi e Marco Malvaldi raccontano barzellette e aneddoti accomunati da un unico terreno fertile: il Bar. Per i nostri simpatici autori è un luogo di incontri di gente talvolta strana e talvolta troppo comune, gente anche singolare; un luogo ricco di spunti, di ispirazione per scrivere racconti e storie accattivanti.

Tra i due autori s’instaura un rimbalzo d’umorismo, mentre descrivono personaggi come la cartomante che faceva le carte a tutti i clienti. Sono principalmente i bar di Torino quelli di cui parlano i protagonisti, ma anche quelli toscani, luoghi frequentati da scrittori soprattutto perché ben riscaldati durante l’inverno.

Viene subito in mente Bar Sport di Stefano Benni: la famosa Luisona è rimasta nella memoria di tutti noi. Il bar è un luogo dove tutti parlano, diventano tecnici esperti di calcio ed alcune volte persino medici che risolvono i problemi fisici dei calciatori. Spesso il bar non è solo un luogo di pettegolezzi e di felici incontri, ma anche rifugio di persone tristi, solitarie e di poche parole. Personaggi che quando, inaspettatamente, esprimono un pensiero o un’opinione sbalordiscono l’interlocutore che mai se lo sarebbe aspettato!

Ecco allora che il barista è spesso psicologo che raggiunge un’attenta conoscenza degli aspetti più profondi dei suoi clienti e ne raccoglie le confessioni alla stregua di un prete nel confessionale. In fondo la scrittura che più coinvolge il lettore nasce spesso dalle cose più semplici, proprio come i discorsi delle persone comuni in un bar di periferia, come credo abbiano voluto dimostrare i due autori in questo incontro accattivante, recitato, direi stile “cabaret”.

Applausi finali nel momento in cui Marco Malvaldi ricorda Luca Nicolini, che ha contribuito a confezionare con lungimiranza e fantasia il nostro Festivaletteratura.