L'anima di Snøhetta
7 9 2017
L'anima di Snøhetta

Persone e architettura

Anche quest’anno il programma del Festival prevede una stimolante sezione dedicata ad arte, design e architettura. Interverranno nel dibattito alcune delle personalità più importanti di questo mondo, tra i quali Lea Vergine, Ugo La Pietra, Dario Scodeller, Victor Stoichita, Antonio Forcellino, Kjetil Thorsen e Cherubino Gambardella.


La Bibliotheca Alexandrina, la New National Opera House di Oslo e il padiglione di ingresso del National September 11 Memorial and Museum di New York sono solo alcuni dei nomi delle più famose realizzazioni di Snøhetta. Lo studio, che vanta tra i suoi fondatori Kjetil Thorsen, iniziò la sua attività in Norvegia e ora ha ramificazioni in ben quattro continenti.

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L’intervista condotta da Luca Molinari parte proprio dallo studio, l’anima di Snøhetta, che Thorsen individua nel carattere delle persone che interagiscono fra loro e collaborano: l’architettura vive attraverso la gente. L’architetto ha il compito di rendere le persone più ragionevoli, introducendo nel mondo elementi per far scoprire all’interno di noi stessi qualcosa di non ancora scoperto. Questa è l’illuminazione, il concetto stesso di architettura. Gli ingredienti principali di questa officina di fama internazionale sono la pazienza e la capacità di mettersi in ascolto di un’altra cultura: per trasporre in un progetto ciò che ci circonda e fa parte della nostra vita è fondamentale l’atteggiamento della singola persona e la ricerca di ciò che si ha in comune con gli altri prima di poter criticare. Secondo Thorsen, sono tutte qualità intrinseche dei norvegesi.

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Nella realizzazione di una qualsiasi opera architettonica, si fondono il movimento che va dall’alto verso il basso e, viceversa, quello che va dal basso verso l’alto. Il connubio di questi consente di vedere l’oggetto nell’oggetto, sull’oggetto e fuori dall’oggetto… Oggi la difficile e affascinante scienza del costruire non si prefigura di produrre ulteriori oggetti, ma di ripensarli rispetto all’esistente.

Un esempio di cosa si sta occupando Snøhetta oggi? Di scogli artificiali per creare un nuovo habitat per i pesci del mar di Norvegia e della ricostruzione di case per chi non è in grado di tenerle in piedi, perché l’idea di spazio protegge ma può anche spaventare. Lo spazio determina dei comportamenti nelle persone. Per sviluppare certi comportamenti, l’architettura deve essere molto precisa, facendo emergere il suo valore sociale.




Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone gli eventi: 9 LA DOLOROSA EMOZIONE DELL’ARTE - 22 MEMORIE DI UN DESIGNER ETERODOSSO - 142 LA RIVELAZIONE DEL RESTAURO - 148 IO (ABITO) - 195 DESIGN ANONIMO

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