L'arte di un cantautore
10 9 2016
L'arte di un cantautore

De Gregori si racconta

(caricamento...)

L'arte ha mille volti, concreti e astratti, dolci e amari, di gioia e di dolori. L'arte è fine a sé stessa, emoziona ed è irresponsabile, non legata a un determinato messaggio, libera di mostrarsi e lasciarsi interpretare da chiunque sia disposto a farlo. L'arte di un'artista non gli appartiene anche se racchiude la sua intera vita.

In questa luce va letto il libro Passo d'uomo, una serie di conversazioni tra Francesco De Gregori e Antonio Gnoli che non può essere classificato come un semplice libro intervista. All'interno infatti si nasconde un profondo insight dei due, i quali condividendo pensieri anche non concordi, ci mostrano come la vita può essere bella e severa allo stesso tempo. Il dialogo, diretto da Stefano Salis nella suggestiva cornice di Piazza Castello, ci ha portato a conoscere ancor di più Francesco De Gregori, un'anima eclettica e decisa, amante della letteratura in tutte le sue forme, che durante l'incontro afferma:

«I testi (delle canzoni) non sopravvivono senza la musica ma certo, la canzone e il testo di essa sono parte della letteratura di oggi: la letteratura è ciò che racconta il nostro tempo, quello che siamo, i nostri giorni e i nostri sentimenti».

(caricamento...)

L'obiettività spiazzante con la quale il cantante si racconta ci mostra un artista completo, che ha compreso fino in fondo la necessità di accettarsi con i propri limiti e difetti, che non aspira alla perfezione e non ha fretta di arrivare. Come lui stesso ci rivela, a passo d'uomo infatti non vuol dire andare piano, ma imparare a misurare il percorso dell'esistenza con i mezzi che si hanno, anche se molto limitati.


«Sono qui che guardo fuori

senza troppo pensare

vedo cadere la cenere

vedo il fumo che sale

e non c'è niente da nascondere

niente da svelare

niente da tenere stretto

non c'è niente da lasciare.

Povero cuore

come uno straniero giro

la mia terra abbandonata

abbandonato e solo

e vado per la vita

a passo d'uomo

altra misura non conosco

altra parola non sono».

[A passo d'uomo – Francesco De Gregori]

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