L'italiano nella letteratura
4 9 2019
L'italiano nella letteratura

La conquista dell'italiano di Anna Osei, Elvira Mujčić ed Elisa Macellari

Sempre più protagonisti del Festival grazie a Read On - il progetto sostenuto dal programma Creative Europe dell'Unione Europea - i ragazzi troveranno nuovi punti di riferimento all'interno della mappa di Festivaletteratura. Il Chiostro del Museo Diocesano si trasformerà in uno spazio eventi orientato agli adolescenti, con un programma di appuntamenti che - tenendo le porte aperte agli adulti - accoglierà proposte e indicazioni raccolte grazie a Read On durante l'anno: le interviste di blurandevù; la votazione finale di Anthology!2019 – dedicata all'amore; l'evento clou di Fanfiction lab; la "premiazione" dei migliori lavori di My Life in Strips 2019; e ancora il dialogo intergenerazionale e interculturale per Passports e un'indagine su come i libri per adolescenti possano fare da ponte tra ragazzi e adulti. Al Consorzio di Bonifica di piazza Broletto aprirà inoltre Read On Station, uno spazio a metà tra centro di attività e pista di prova per chi è interessato al progetto e agli eventi rivolti agli under 20.


Si ritrovano al museo diocesano le scrittrici Anna Osei di origini ghanesi, la bosniaca Elvira Mujčić e la fumettista Elisa Macellari, la cui madre è thailandese, per parlare dell'importanza della lingua italiana nella loro vita personale e nel loro lavoro.

Per tutte e tre l'italiano è la lingua principale nella vita sia privata che professionale, soprattutto per Anna ed Elisa, entrambe nate e cresciute in Italia, mentre Elvira, la cui prima lingua parlata è il bosniaco, è stato più difficile portare l'italiano nella vita di tutti i giorni. Lei stessa ha affermato che ogni parola a lei nuova è una piccola sfida, poichè deve sentirla più volte prima di poterla incamerare nel proprio dizionario.

Nel suo libro "Consigli per essere un buon immigrato" Elvira parla di una ragazza proveniente dalla ex Yugoslavia come lei, descrivendo la complicata burocrazia che ogni immigrato deve affrontare quando entra in Italia. La storia è scritta in prima persona: la si potrebbe descrivere come autobiografica dato che sostanzialmente racconta la sua esperienza.

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Anna Osei è invece una ragazza di colore nata in Italia da genitori ghanesi, che sin da piccola ha dovuto confrontarsi con la maschera che la società le ha messo e che, riprendendo le sue parole, la «definisce come diversa». All'età di 17 anni Anna si rende conto che non è mai stata al 100% italiana, dato che potrà avere la cittadinanza italiana solo una volta raggiunti i 18 anni. Nel suo libro Destinazione sostanza lei racconta non solo degli episodi di razzismo subiti, come afferma lei dettati dall'ignoranza e non dalla cattiveria, ma anche del viaggio personale che ha fatto dopo essersi resa conta che persino il posto che lei considera casa, l'Italia, non l'ha sempre accettata.

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Elisa Macellari è invece una fumettista che ha deciso di raccontare le sue storie tramite i disegni invece che le parole. I suoi fumetti sono scritti in italiano, la sua lingua madre, ma hanno un'impronta più tropicale e orientale, come si può capire anche dal titolo del suo libro Papaya salad, in cui racconta la storia di un prozio thailandese in giro per l'Europa negli anni del fascismo.

L'incontro è stato molto incentrato sulle differenze non solo delle lingue ma anche delle culture delle scrittrici, che hanno saputo rispondere alle domande di Fabio Veneri con discorsi molto interessanti e sicuramente attuali.

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Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone:

Eventi al Chiostro del Museo Diocesano - Eventi al Consorzio di Bonifica.

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