L'umorismo non si insegna
8 9 2023
L'umorismo non si insegna

Stefania Bertola con Giampaolo Simi

In quale modo si può imparare ad avere umorismo?

Stefania Bertola, autrice e traduttrice di Torino, ha tenuto un incontro a Festivaletteratura affiancata da Giampaolo Simi proprio partendo da questo quesito.

La scrittrice si ritiene fermamente convinta che avere senso dell'umorismo - e di conseguenza anche operare con esso - è una caratteristica innata, e che molto spesso gli stessi che la possiedono riescono a far ridere con semplice naturalezza. Spiega dunque in questo modo il motivo per cui, occasionalmente, un bambino di quattro anni risulta ancora più spiritoso di autori pluripremiati.

Bertola spiega poi che c'è una cruciale differenza tra una battuta e ciò che fa ridere: l'umorismo infatti non va forzato con la ricerca di battute, ma deve essere un vero e proprio atto spontaneo di chi lo utilizza. Il motivo di una risata è altamente personale, perciò ogni persona possiede un proprio senso dell'umorismo e sa cosa può provocare in sé una risata o, invece, cosa al contrario non ritiene divertente o capace di strappare semplicemente un piccolo sorriso.

Allo stesso modo della lontananza secondo Domenico Modugno, l'autrice sostiene che anche l'umorismo è come il vento, un vento che cambia costantemente. Trattando del concetto di "comicità" e "umorismo", con comicità intesa come "grassa risata" e umorismo legato ad un concetto più culturale e al "sorriso", nel suo discorso la scrittrice figura come il mondo di oggi sia ormai troppo pieno di etichette per poter classificare i generi in sezioni completamente differenti.

Stefania Bertola specifica che, anche in questo senso, dipende tutto da chi osserva o da chi legge. Può essere fatta certamente una divisione tra un tipo di comicità più grezza, una più studiata e una piuttosto vuota di contenuto, ma i sentimenti umani sono davvero troppo complessi e diversi per arrivare ad una definizione unica di «quel che diverte». Questo non vale solo per il riso, ma il sentimento percepito cambia, da persona a persona e da tema a tema, anche quando si tratta di commuoversi.

Ad esempio, spiega l'autrice, quando si tratta della stesura di un libro effettivamente non si sa mai quale possa essere l'interpretazione dello scritto fatta dal lettore rispetto a ciò che l'autore riteneva di scrivere.

Insomma, in fin dei conti conviene sempre basarsi sul proprio senso della comicità senza però mai e poi mai sottovalutarla, in quanto anche se colma di leggerezza, questa forma d'arte può anche trasmettere temi forti e molto attuali.

Festivaletteratura