La biblioteca delle tenebre
8 9 2023
La biblioteca delle tenebre

il lato oscuro della Biblioteca Teresiana attraversato con Luca Scarlini

Una mostra lampo, ricca di temi tenebrosi e inquietanti. Gli ospiti di Festivaletteratura, guidati dal teatrale e coinvolgente Luca Scarlini, sono stati condotti, attraverso le sale più oscure della Biblioteca Teresiana, in un percorso sull'occulto e la demonologia. Come tributo al saggista Alvin Simon Collin de Plancy, celebre studioso francese di esoterismo, si è infatti deciso di organizzare una mostra incentrata sui temi da lui affrontati, omaggiando anche l'opera Dictionnaire Infernal con uno spettacolo teatrale.

Esorcismi, eresie, pratiche demoniache o contro gli spiriti maligni, cataloghi di processi contro streghe e stregoni: tutto questo condensato nella raccolta dei dieci libri antichi esposti nelle teche ai lati delle due sale scelte, così da essere ammirati nuovamente dopo secoli. Adversus Fallaces et Superstitiosas Artes del gesuita spagnolo Benito Pereira, Eversio daemonium e corporibus oppressis di Girolamo Menghi, Flagellum haereticorum fascinorum dell'inquisitore Nicolas Jacquier non sono che una piccola parte dei volumi cinquecenteschi esposti al pubblico.

Nel corso del XVI secolo, infatti, i trattati sui demoni e sulla stregoneria erano consultati quotidianamente da chi poteva disporne: la società del tempo era molto influenzata da queste credenze. Venezia, in particolare, divenne la città da cui provenivano i tomi più consultati e allo stesso tempo più cruenti sulla stregoneria e la demonologia. Una delle conseguenze più tragiche della maggiore circolazione di questi volumi fu proprio la sempre più frequente pratica della caccia alle streghe, a sua volta responsabile della carneficina di numerose donne uccise ingiustamente.

Nella collezione della mostra sono proposti anche una serie di trattati sulla stregoneria e su streghe, stregoni ed eretici. Il Malleus Maleficarum di Bartolomeo Spina è definito il "libro nero" per eccellenza: è con esso che la stregoneria inizia ad essere trattata considerata davvero come un qualcosa da estirpare.

Soltanto Girolamo Tartarotti con Del congresso notturno delle lammie (1749) riesce a spazzare via secoli di oppressioni e omicidi truci, affermando finalmente che la caccia alle streghe non era che una pratica infondata e che, come riassume Scarlini, «Se la Chiesa ha problemi con la donna li risolva, ma non al rogo».

Puntando per la prima volta il dito contro la Chiesa e i suoi comportamento contro le presunte streghe, il tomo di Tartarotti conclude la mostra confermando che, in fin dei conti, queste fattucchiere non furono altro che donne talmente colte nelle arti arcane e farmaceutiche da farsi temere e demonizzare da uomini conservatori, capaci solo di pensare che quei ruoli di potere fossero riservati esclusivamente a sé stessi.

Festivaletteratura