La città di dentro
9 9 2016
La città di dentro

Festivaletteratura per i più piccoli: dieci giovanissimi collaborano con la redazione per offrire un resoconto dettagliato di tutti gli eventi dedicati ai bambini e ai ragazzi.


«Pensate al luogo più bello della vostra città, rifletteteci e disegnatelo su un foglio bianco. Poi fate la stessa cosa con il luogo più brutto, che vi mette tristezza. Riflettete su un posto dove avete sognato di andare più e più volte e infine disegnate li cibo più buono che abbiate mai mangiato.»

Ognuno di noi ha dei luoghi nella propria città che ritiene “suoi” e se si dovessero mai illustrare tutti ne uscirebbe una mappa diversa da tutte le altre esistenti al mondo. Questo è un po’ quello che i bambini hanno dovuto fare durante l’evento: l’illustratore, Francesco Fagnani, ha svelato i trucchi per potersi esprimere nel modo più libero possibile senza essere costretti a disegnare bene e senza rientrare nelle righe.

Molto importante è la scelta dei colori, che aiutano a esternare le emozioni: di nero sono stati infatti rappresentati i posti più brutti, di blu quelli più belli, in verde i luoghi sognati e in rosso il cibo preferito. Ma come si può rappresentare una mappa? «Innanzitutto -spiega Francesco- bisogna pensare a un simbolo per noi importante e poi utilizzare tutta la nostra immaginazione.» Ogni luogo è infatti completamente diverso dagli altri: per molti bambini i posti più brutti erano la prigione, il mercato, il cimitero o i posti bui. Altri adorano invece fare sport, in palestre o all’aperto, i parcogiochi e la loro casa. Molti mangiano volentieri pizza, gelato, sushi e hamburger… ma anche la casa della nonna è un ottimo ristorante per alcuni! Tutti i bambini invece sognano di visitare posti strani come per esempio la Luna, il Cielo, la Città delle Nuvole e l’Antartide.

I bambini sono usciti dalla sala molto soddisfatti e con i loro disegni sotto braccio. Ma d’altro canto si sa, qualche bella pennellata di colore mette sempre tutti di ottimo umore!

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