La povertà senza vergogna
12 9 2015
La povertà senza vergogna

Storie di greci per capire la Storia

Con Kostas Akrivos si parla di Grecia, di letteratura e di storia. Scrittore e insegnante, Akrivos descrive il suo rapporto con la storiografia: per quanto gli strumenti del romanziere siano diversi da quelli dello storico, è importante la tendenza, che ha preso piede negli ultimi anni, per cui la storia non deve essere affrontata nei romanzi solo col fine elegiaco di celebrare gli eroi del passato, quanto con l'intento di smitizzare e di riposizionare personaggi e eventi nella loro giusta dimensione.

Questo intento porta a un'opera, come Il serpente cambia pelle, che è una sorta di autobiografia romanzata dell'autore nel periodo 2011-2013. Qui, l'io narrante, che è uno scrittore, affronta al contempo una crisi creativa personale e la crisi finanziaria della Grecia, che allora sembrava essere arrivata al suo apice. Cercando una soluzione all'incapacità di scrivere, affronta diversi viaggi, che lo mettono in contatto con greci, le cui storie di vita ci permettono di comprendere il paese nella sua traiettoria storica.

Giovani che non trovano lavoro, vecchi che si informano al bar sulle decisioni del Fondo Monetario Internazionale, gestori di hammam turchi che scherniscono il protagonista per la prossima povertà della Grecia, finalmente punita per aver voluto rendersi indipendente dal grandioso impero ottomano. C'è spazio anche per la speranza, in questa carrellata di personaggi, e nei giovani che che vivono respingendo le facili tentazioni del consumismo, il titolo prende il senso: così come il serpente, anche la Grecia può cambiare pelle, eppure continuare a vivere.

E mentre il racconto delle opere di Akrivos affronta titoli precedenti, in cui si parla di migranti con grande anticipo sui fatti di attualità, o di monaci del monte Atos, viene da pensare che è davvero un peccato che non tutti questi titoli siano stati tradotti in italiano.

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