Il viaggio delle anime mantovane nelle cantine infernali di Palazzo del Mago
«Siete mai stati a Palazzo del Mago? Beh, è un’esperienza, qualcuno non è tornato indietro, ma è un’esperienza». Luca Scarlini introduce con una battuta di spirito l’ingresso nella selva oscura delle cantine di Palazzo del Mago, edificio dalla storia controversa le cui origini si fanno risalire al 1100 e che ha avuto alterne fortune e alterne destinazioni d’uso. Nato come convento, diventato poi ospizio, quindi ospedale militare e attualmente complesso di edilizia popolare, spiriti e anime albergano questo edificio fin dalla notte dei tempi.
E di spiriti, demoni, riti esoterici, stregonerie, leggende e superstizioni si compone anche il Dizionario infernale di Jacques Albin Simon Collin de Plancy, un catalogo esatto, dalla A alla Z, di riti, culti e demoni oscuri che ha vissuto alterne fortune. Inizialmente messo al bando in quanto testo eretico e rivalutato poi dalla Chiesa al punto da diventare un trattato di esorcismo da usare nelle parrocchie, questo libro dal destino variegato, vittima di accuse e revisionismo, si intreccia quindi con la biografia del suo autore, anch’egli passato per un percorso di ateismo e poi conversione che ha inevitabilmente comportato anche delle modifiche al contenuto delle voci del dizionario, ora esilaranti ora incredibilmente orrorifiche. Leggendo il libro viene infatti il dubbio, ammette Scarlini, che «Collin de Plancy ci abbia tutti preso in giro».
Novello Virgilio, Scarlini accompagna quindi il pubblico nei meandri di quello che a tutti gli effetti è un condominio ma che fra scarsità di luce, rumori del vano ascensore e cigolii di porte ricrea fedelmente l’atmosfera infernale. Ad attendere i viaggiatori quattro donne della Compagnia della Lettura che interpretano alcuni dei lemmi del Dizionario. Ciascun incontro è l’occasione perciò per far luce su alcune delle storie che compongono la raccolta dello scrittore francese, facendo addentrare sempre più le persone nella bolgia infernale.
Il coro di anime, chiamato ad attraversare ogni volta lo Stige per poter ascoltare i vari racconti, si muove quindi fra storie di Basilischi e di Draghi, di Demoni e Lamie, fra Danze del Sabba e riti esoterici. Vite curiose di cartomanti e di compositori scesi a patti col diavolo offrono un variegato campionario di esempi in cui immergersi per compiere un viaggio iniziatico sorprendente e pauroso che, fra storia e leggenda, verità e finzione illumina i lati oscuri della realtà.
