Le storie di Jona
6 9 2019
Le storie di Jona

Le favole della sera

I piccoli volontari della redazione junior sono più che pronti. Saranno loro a raccontare gli eventi a loro rivolti attraverso nuove prospettive e a presentare i laboratori della Casa del Mantegna, dedicati al nostro pubblico più giovane.


Giusi Quarenghi, raccontando una delle tante storie di Giona, è riuscita miracolosamente a far stare svegli i bambini presenti all'evento - si sa che i piccoli si addormentano molto presto.

La storia narra della parola che va da Giona, un ebreo che non ne vuole sapere di ascoltare questa voce che scende dai cieli, cosi scappa dalla parte opposta di Ninive (una città esplorata per fino da Alessandro Magno che voleva capire come si amministrava un regno). La voce aveva detto a Giona di andare ad Est ma lui va ad Ovest (come si ti venisse detto di andare in montagna ma tu vai al mare, come si ti venisse chiesto di andare in pianura ma tu vai in collina). Insomma lui non ne vuole sapere di andare dove gli viene detto, tanto che sale sua una barca pagando prima degli altri il biglietto e cerca la cabina più sotterranea di tutte, si mette in un sacco e si addormenta sperando che nessuno lo scopra; ma la nave, in balia di una tempesta non si riesce a guidare cosi i 70 marinai a bordo (da tutti i paesi del mondo) decidono che l'unico modo per fermare la bufera era pregare e si misero in coperta per recitare salmi al proprio Dio.Ll'unico che non c'era era il passeggero chiuso nell'ultima cabina, la più profonda e oscura: Giona. Il capitano se ne accorge e comincia a controllare ogni stanza fino a raggiungere il fuggitivo. Egli, alla domanda sul perché, risponde che l'unico modo per loro per sopravvivere era gettarlo in mare, perché lui era la causa del problema. I marinai rispondono che era impossibile buttare in mare uno di loro, anche solo per salvarsi. Ma Giona insiste quindi han fatto delle prove mettendolo in acqua fino al collo e così hanno scoperto che era proprio lui a causare la tempesta. Decidono quindi di buttarlo in mare, ma gli dicendogli che la colpa non era loro.

Giona sprofonda in verticale e viene inghiottito da una "Pescia", da cui è poi stato vomitato sulla spiaggia. Lì la voce lo raggiunge di nuovo e gli dice di andare a Ninive. Il fuggitivo si arrende così anno nella città e inizia ad urlare per le strade che sarebbe stata distrutta e messa al rogo perché non gli abitanti erano degni di vita. Questi, che avevano capito tutto...

Lascio a voi lettori il piacere di cercare la fine di questo racconto.


Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone:

Eventi alla Casa del Mantegna - Evento 1 “Quant’è piccolo il mondo! (E come osservarlo) - Evento 132 “Lupi” - Evento 154 “Leo. Uno sguardo sul mondo”.

Festivaletteratura