Louis Armstrong, un artista oltre le righe
9 9 2022
Louis Armstrong, un artista oltre le righe

Superare le regole di ogni linguaggio con il Jazz

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Louis Armstrong è stato indubbiamente uno dei musicisti più influenti del XX secolo. Pochi sanno però che la sua vena artistica non si limitava alla musica: la sua grande nel manipolare la parola, infatti, non era confinata ai testi delle canzoni, ma si estendeva anche alla scrittura, tanto che lo stesso musicista ha pubblicato due autobiografie nella sua vita. Stefano Zenni, musicista e professore musicale, racconta la storia dell'artista americano all’interno del Teatro Bibiena, cui seguirà l’evento 132 My Louis, concerto dedicatogli.

Come avviene in Un lampo a due dita, antologia di testi autobiografici di Armstrong, la cui versione italiana è curata dallo stesso Zenni, lo scopo dell’evento è scoprire il genio del musicista tramite i racconti autobiografici: pillole quotidiane e aneddoti della New Orleans che il jazzista vedeva un po’ come un nido, e infatti resterà una città a cui sarà sempre legato. «Sono testi molto personali e sinceri dell’autore, che, con anche grande umorismo, sa descrivere perfettamente le sue esperienze quotidiane. Armstrong non viaggiava solo con la valigetta della tromba, aveva sempre con sé anche quella della macchina da scrivere, o in alternativa foglio e penna e un dizionario dei sinonimi e dei contrari» racconta Zenni, a dimostrazione di come per il musicista la scrittura fosse prima di tutto un piacere intimo, come testimonia anche una foto dove è impegnato a scrivere rilegato in uno stretto angolino di un locale.

Le storie di Louis Armstrong, divertenti e mondane ma contemporaneamente specchio della vita di New Orleans agli occhi di un nipote di schiavi americani, sono lette durante l'incontro da Mauro Missini: una scomoda situazione con un'amante, il battesimo cattolico andato male, una rissa in un locale. Quello che emerge è la grande espressività con cui il musicista riesce a comunicare. «Lavorando alla cura del libro ci siamo resi conto di come, nei testi originali, soprattutto in quelli scritti a penna, comparissero numerosi segni e sottolineature. Queste idiosincrasie grafiche seguono la regola personale di Armstrong e donano musicalità e ritmo al testo: ci sono lettere maiuscole punti casuali delle frasi, apostrofi o accenti, a volte doppi, prima di determinate parole, l’uso del + al posto della congiunzione. Erano gli strumenti che usava per restituire ritmo all’oralità e sono simboli dell’assoluta maestria di questo artista nell’uso della parola». Abilità che ovviamente si riflette a livello musicale, dove Armstrong si affida spesso a soluzioni canore particolari che servono a manipolare il suono in un complesso e improvvisato, gioco d’artifizio sonoro grazie all’uso dello scat singing, del parlato e anche ad una sorta di rap ante litteram.

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I suoi testi, oltre ad essere uno spaccato sulla vita quotidiana, riportano diverse tematiche di spessore, sia sociali che morali. Zenni racconta come «Armstrong non è - erroneamente - mai associato a lotte sociali come altri suoi contemporanei. Anche in questi testi notiamo come sia cosciente dei suoi mezzi e dei meccanismi politico-economici che caratterizzano i suoi tempi e di come sia anche a conoscenza dei meccanismi di forza nei ceti bassi della popolazione, dove la criminalità legata al fenomeno mafioso spesso detiene il potere e dove lui ha vive fin dall’infanzia. Armstrong è tra l’altro tra i primi a mettere al centro dell’attenzione questioni come l’antirazzismo o la lotta per i diritti dei neri». Emergono anche tanti esempi di vita che suonano quasi come dei mantra per il musicista. La grande generosità che lo contraddistingue - Armstrong è ricordato per i suoi grandi e importanti regali agli amici - o la gentilezza per cui è spesso ricordato sono figlie di episodi che hanno caratterizzato la sua difficile infanzia, in cui finisce ad essere un ragazzo di strada.

L’eredità che ci ha lasciato Armstrong permette non solo di scoprire un autore così importante nella sua intimità, ma consente anche di capire che la genialità di un artista va oltre i classici schemi di ragionamento: la capacità di comunicare scardinando le regole del linguaggio, riuscendo comunque ad arrivare a tutti.

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