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Lei, lui e tutto quello che non vorresti sentire sull’amore.

Dimenticatevi Il diario di Bridget Jones, in libreria arriva Chiara Rapaccini con una raccolta di Amori sfigati che vede protagonisti sette dei personaggi - una galleria di casi umani che va dalla richiedente all’uomo sposato, passando per il saggio adolescente sino ad arrivare all’artista egocentrico, sadico e ipercinico, senza scordarsi della gattara sognatrice - sette personaggi, con le loro love story, sullo sfondo di una Roma bellissima e imperfetta, reale e contraddittoria come le persone che la vivono.

Chiara Rapaccini raccoglie i cocci di relazioni sbagliate, registrando con precisione tagliente le battute venate di sarcasmo che non è così insolito sentirsi dire. Freddure dal cuore, come del tipo la fatidica domanda che l’uomo pone alla donna dopo il sesso chiedendo “sei venuta?” e “dove?” è la glaciale risposta che risuona nel silenzio tombale della camera da letto. Nessuno si salva dall’impietosa penna di Chiara Rapaccini, in arte Rap, che racconta le sfighe d’amore a cui nessuno sfugge.

Ma Chiara non è sola sul palco, con lei c’è anche Marco Remondini ad accompagnare col violoncello le esilaranti battute della Rapaccini che invita il pubblico a tirare fuori i propri scheletri dall’armadio e a confessare le sfortune amorose avute, racchiudendole in un solo scambio di parole.

È così che salta fuori il classico ménage à trois in cui la stessa autrice si è trovata a sentirsi dire, di fronte alla domanda “sei sposato?”, “qual è il problema?! Nulla di serio”.

Insomma, Chiara Rapaccini racconta dei tormenti più ridicoli che affliggono le coppie del nostro tempo e lo fa con ironia, per trasformare il pianto in riso.

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