Ma questa è un'altra storia
10 9 2020
Ma questa è un'altra storia

Piani di lettura delle "Mille e una notte"

È una «festa della molteplicità» la visione delle Mille e una notte proposta da Giorgio Fontana – scrittore e insegnante della Scuola Holden di Torino – e Alessandro Sanna – docente di illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Bologna e collaboratore, tra le altre, del New York Times Book Review e del The New Yorker: una molteplicità di edizioni sviluppate nel corso dei secoli, una ricca varietà di esseri umani che popolano le storie, una disposizione su più livelli dell’impianto narrativo.

È soprattutto quest’ultimo aspetto il filo conduttore del reading illustrato presentato dai due autori sul palco allestito a Palazzo Te: gli strati dell’opera vengono esaltati prendendo ad esempio due racconti di Sherazade, ovvero La storia del demone e del mercante e La storia delle tre mele. Ognuno dei due testi, letto da Fontana e disegnato (e proiettato) live da Sanna, si fa testimone di quello che viene definito più volte un «gioco di specchi», la modalità ingegnosa con cui Sherazade, con l'intento di sfuggire alla morte promessa dal re persiano per vendicare il tradimento subito per mano di sua moglie, «oppone una resistenza non violenta» composta da storie racchiuse dentro altre storie.

Ciò che si configura è una narrazione a scatole cinesi, in cui i piani del racconto si intrecciano, cornice su cornice, col solo limite della fantasia di Sherazade. Per salvarsi dall’ira del re e, soprattutto, per avere ancora «un’altra notte».

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