Dalle riflessioni di Nicla Vassallo, Sebastiano Mauri e Vittorio Lingiardi nascono frasi di storie ancora mai dette. Sarebbe bello se, un giorno, il matrimonio omosessuale esistesse. Non un matrimonio fantasma, come quello proposto da Monica Cirinnà. Non un matrimonio di serie B. Ma uno di serie A.

Sarebbe bello se, questa o quella coppia, si potessero sposare. Ma non per veder riconosciuti i propri diritti, per amore. Se potessero scegliere, desiderare, programmare di avere un bambino. Chiedere ad una mamma di tenere in grembo per nove mesi un figlio da donare, un gesto non fatto per soldi, ma per amore. Scegliere di adottare due carinissimi bambini brasiliani, o due bambine indiane, o accudire, per qualche giorno i figli dei parenti. Andare in un ristorante come coppia e potersi baciare, stringersi la mano senza timore.

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"Sarebbe bello, ma siamo in Italia", potrebbe dire qualcuno. E invece, sarebbe bello se quel 'MA' non esistesse. E riconoscersi per le nostre umane differenze, non perché 'omo' o eterosessuali. Sarebbe bello ritornare alla semplicità, senza paura di definire i confini di tutto. Sarebbe bello vedere una famiglia composta da due padri o due madri e sentirsi dire, per strada. "la vostra è una famiglia stupenda".

I tre autori, intervistati da una volontaria ad evento terminato, approfondiscono alcune tematiche trattate durante l'incontro:

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