McGrath e il fascino della follia
7 9 2018
McGrath e il fascino della follia

Elementi instabili e le menti destabilizzanti

È la letteratura a ricercare il senso, a ricostruire quanto la Storia ha spezzato, a restituire umanità là dove è stata negata. Una letteratura che diventa sentimento naturale, veicolo per esplorare i meandri più oscuri della mente o strumento di educazione alla libertà. Le varie sfaccettature di questo mezzo saranno analizzate dagli autori di Festivaletteratura.


Patrick McGrath, "maestro del gotico", ritorna a Mantova in un affollatissimo Palazzo Ducale per presentare il suo ultimo libro La Guardarobiera, ennesimo tassello che indaga il mistero della mente umana. Ciò che affascina l'autore inglese è l'amore che diviene passione, ossessione, un'idea che perturba la mente. La sua è una curiosità per la «metà oscura delle cose». Accompagna McGrath nell'incontro lo scrittore Carlo Lucarelli che definisce La Guardarobiera un «bellissimo gioco, inquietante, affascinante di maschere». Non è solo la storia di una donna, Joan, in lutto per la perdita del marito, ma è un racconto di inganni e convinzioni deliranti che spesso valicano il confine della follia, ancora una volta magistralmente tracciato da McGrath. Per questo motivo il dialogo nell'evento non si ferma alla mera descrizione del romanzo, ma si allarga in cerchi concentrici di cui il punto focale rimane quella domanda che forse non conosce risposta: cosa è la follia? E soprattutto, come è possibile scrivere di follia?

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La pazzia, secondo McGrath, è «un canestro troppo grande, con tante mele diverse». Ciò che lo scrittore può fare è accostarsi alla psicologia dei personaggi, viaggiare all'interno di un abisso senza esserne risucchiato. I ritratti psicologici dei personaggi nei romanzi di McGrath veicolano l'idea freudiana di «un Io che non è padrone in casa propria». Ma l'autore ci ricorda che anche lo scrittore non è padrone in casa propria quando si addentra nei misteri della follia. Non è possibile scindere sé stessi dalla trama, «il racconto, la storia è un padrone esigente che ti fa capire dove non la puoi volgere, è lei che ti guida». È la trama stessa che si addentra nel dolore e nelle ossessioni e la penna dello scrittore non può che seguirla. Ma allora, si chiede Lucarelli, perché i lettori sono così attratti da letture di storie inquietanti e disturbanti? Forse perché una "mente destabilizzata" spaventa e al contempo attrae inesorabilmente, così come spaventa e attrae una scrittura che sa destabilizzare. Forse è questa la magia del magnetismo dei libri di McGrath, che catturano il lettore dalla prima all'ultima pagina.

Il dialogo si allarga infine all'ultimo cerchio concentrico: il contesto storico. La Guardarobiera è anche un romanzo storico che descrive il secondo dopoguerra, la recrudescenza del fascismo in una Londra dilaniata dalla fine del conflitto. L'autore ricorda l'importanza di raccontare la storia di un tempo per raccontare la storia di oggi, perché in fondo «raccontiamo gli incubi per raccontare le trasformazioni della società».

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Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone:

Evento 21 “Traduttore traditore” - Evento 63 “Italia mon amour” - Evento 94 “Che fine ha fatto la letteratura?” - Evento 118 “Lettori si diventa” - Evento 125 “Secolo di libri e rivoluzioni” - Evento 157 “Voci dal Novecento” - Evento 165 “Memoir americano” - Evento 182 “Su dei filobus di Leningrado” Evento 200 “Il canto delle sirene” - Evento 204 “La vita (non) è inchiostro su carta”.


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