Nello sguardo dei bambini
9 9 2016
Nello sguardo dei bambini

Festivaletteratura per i più piccoli: dieci giovanissimi collaborano con la redazione per offrire un resoconto dettagliato di tutti gli eventi dedicati ai bambini e ai ragazzi.


Anche oggi grandi autori al Festival, Maria Teresa Andruetto, premio Andersen 2012, ha accolto il piccolo pubblico di Festivaletteratura nel suo mondo raccontando i suoi libri. La prima domanda che le è stata posta da Janna Carioli è stata se preferisse scrivere per ragazzi o per adulti: per l'autrice è indifferente perché tutto dipende dalla storia narrata e dallo sguardo che vaga da una parte all'altra. Maria Teresa si è soffermata sul libro Il viaggio di Stefano il cui protagonista è un ragazzo che lascia la casa e parte con i suoi amici per un lungo viaggio, durante il quale vengono però colpiti da un naufragio e quindi lui arriva in Argentina con solo uno dei suoi amici. A partire dal tema del viaggio ci si è soffermati sul recente problema dell’immigrazione e l’autrice ha detto che c’è stato un periodo in cui l’Argentina accoglieva tanti italiani e un periodo in cui invece molti argentini si sono stabiliti in Italia. In questo momento l’immigrazione in Europa è soprattutto africana. La scrittrice afferma anche che ogni tanto bisogna andarsene dalla propria patria perché nessuno può definirsi veramente libero: figli e nipoti se ne andranno sempre per trovare una vita migliore. «Gente que va, gente qui viene» (Gente che va, gente che viene).

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Parlando invece degli altri due libri tradotti in italiano, Il paese di Juan e La bambina, il cuore e la casa,, l’autrice si è soffermata sul tema dell’amore. All’interno dei suoi libri è spesso presente, soprattutto in contesti di povertà e dolore nel quale l’amore viene sempre fuori come una carezza e risolve tutti i problemi. Alla fine con l’aiuto di Janna Carioli si è parlato della vita di Maria Teresa. Racconta che da bambina era molto malinconica e divorava libri, visto che il piccolo paese dove viveva era noioso e non c’erano TV e Wi-fi. All’età di 8-9 anni ha cambiato scuola e non aveva amiche, allora si è messa a leggere un dizionario enciclopedico e durante la ricreazione raccontava alle altre bambine le storie lette come fossero farina del suo sacco e loro in cambio le regalavano caramelle e dolcetti.

L’autrice ha concluso l’evento con una citazione di Gianni Rodari che le è sempre piaciuta molto: «Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo!!»


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