Pagine Nascoste 2016
5 9 2016
Pagine Nascoste 2016

Le novità cinematografiche più interessanti su libri, scrittori e scrittura

Pagine Nascoste torna al Cinema Oberdan per mostrare al pubblico di Festivaletteratura otto novità su grande schermo. La rassegna, curata da CineAgenzia, si muove tra classici del Novecento e contemporanei, sfruttando la telecamera per tracciare i percorsi letterari e di vita di chi ha saputo segnare la letteratura italiana e internazionale.

Ecco alcune anticipazioni sui titoli proposti:

In anteprima italiana,The Alphabet of Fear:

Herta Müller ha vinto nel 2009 il Premio Nobel per la Letteratura. Il padre faceva parte delle SS durante la Seconda Guerra Mondiale, la madre venne imprigionata dopo la guerra in una campo di lavoro in Unione Sovietica. Gli studi e l’eta adulta della Müller sono stati oscurati dalla repressione del regime di Ceausescu e il continuo tormento della Securitate. I traumi causati da quelle esperienze dominano tuttora la sua vita. Quando non lavora a un nuovo romanzo, compone quelli che chiama “poemi-collage”, dove ritroviamo lo smarrimento e il terrore che permeano la sua prosa. Cercando le radici della sua scrittura, il film si chiede cosa significhi vivere con la paura, avendo la letteratura come unica arma di difesa.

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L'arte di ritrarre è protagonista di The Seasons in Quincy. Presentato nell'edizione 2016 del Festival di Berlino, sarà introdotto a Festivaletteratura da Maria Nadotti:

Nel 1973 lo scrittore e critico inglese John Berger si trasferisce a Quincy, remoto villaggio alpino nell’Alta Savoia francese. Aveva capito che l’agricoltura tradizionale, che da millenni offriva sussistenza all’umanità, era vicina alla sua fine, e decise che avrebbe passato il resto della sua vita testimoniando la sparizione di questo stile di vita, che avrebbe celebrato in una trilogia di romanzi (Le tre vite di Lucie, Una volta in Europa, Lillà e Bandiera) sulla vita quotidiana del paese e le campagne che lo circondano. The Seasons in Quincy, ritratto inedito del Berger intellettuale e narratore, e il risultato di un progetto di cinque anni di Colin MacCabe e Christopher Roth con Tilda Swinton, amica intima dello scrittore, qui insieme regista e co-protagonista.

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Di nuovo in anteprima per il pubblico italiano, The Act of Becoming si mette sulle tracce di John Williams e del suo romanzo più conosciuto, Stoner:

La vicenda di Stoner, il romanzo del 1965 di John Williams, e della tarda riscoperta che lo ha fatto diventare un bestseller internazionale. Appena uscito vendette meno di duemila copie, finendo rapidamente fuori catalogo; cinquant'anni dopo Stoner vende centinaia di migliaia di copie in tutto il mondo, Italia compresa. Il film vuole scoprire le ragioni di un successo venuto dopo decenni di oblio, e capire come la storia del protagonista, che è poi quella dello stesso Williams, abbia toccato così tanti lettori. Il documentario rompe, come ha fatto il romanzo stesso, il confine accademico tra letteratura ed esperienza, chiedendosi come un’opera d’arte, con la sua improbabile perfezione, può cambiarci.

Vita Activa: the Spirit of Hannah Arendt cerca di restituirci l'unicità della vita e del pensiero di Hannah Arendt:

La filosofa ebrea tedesca Hannah Arendt causò un putiferio negli anni ‘60 coniando il sovversivo concetto di “banalità del male” in relazione al processo a Adolf Eichmann. La sua vita privata non è stata meno controversa, a partire dalla relazione giovanile con il filosofo Martin Heidegger, simpatizzante del regime nazista. Il film offre un ritratto intimo e straordinariamente documentato della vita privata e intellettuale della Arendt, attraverso i luoghi dove ha vissuto, lavorato, amato e sofferto, mentre scriveva delle ferite ancora aperte del suo tempo.

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La letteratura appartiene e insieme sconfina oltre il secolo in cui è stata prodotta. Ad esplorare questa dualità, il regista Matteo Bellizzi propone il suo A sud di Pavese:

La figura di Cesare Pavese diventa ispirazione per un viaggio intimo alla ricerca dei fili che continuano a legare l’universo pavesiano al tempo presente. Girato nei luoghi simbolo di un immaginario poetico, il film parte dalle colline del Piemonte per arrivare al mare calabrese del “confino”: tra comunità macedoni che ripopolano le vigne dei contadini e storie di chi resiste in territori difficili anche in nome della letteratura. A sud di Pavese è un omaggio ad una forza che va oltre gli stessi riferimenti culturali, è l’esplorazione di un territorio in cui vita e letteratura si intrecciano fi no a perdere i loro stessi confini.

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Un altro viaggio, quello di D. H. Lawrence nella Sardegna degli anni Venti, viene ripercorso da Mark Cousins in 6 Desires: D. H. Lawrence and Sardinia:

Mare e Sardegna è uno dei principali saggi di D. H. Lawrence, un appassionato resoconto del periodo passato sull’isola nel 1921, sospinto dal desiderio di abbandonare l’Inghilterra per scoprire uno stile di vita più primitivo. Attraversando la Sardegna sulle orme di Lawrence, il regista e critico cinematografico nordirlandese Mark Cousins indaga sui suoi desideri, imbattendosi in luoghi di rara bellezza e in alcune delle stesse situazioni descritte nel libro. Come Lawrence instaurò un dialogo con l’isola, Cousins fa lo stesso con Lawrence: il film è una lettera d’amore, ma anche il ritorno a un’epoca in cui Mussolini si apprestava a prendere il potere, e il cinema stava conquistando il nostro immaginario.

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Di Stan Neumann è un'altra anteprima per il pubblico italiano, all'inseguimento di Austerlitz di W. G. Sebald:

“Si compra un libro senza sapere bene perché, poi un giorno si finisce per aprirlo, e trovarsi faccia a faccia con quanto di più segreto è in noi stessi; questo mi è successo con Austerlitz di W. G. Sebald”. Affascinato dall’ultimo capolavoro dello scrittore tedesco, Neumann scivola dentro le pagine del libro, seguendo le orme del suo enigmatico eroe: Jacques Austerlitz, storico dell’arte ossessionato dall’architettura monumentale del XIX secolo, oltre che fotografo dilettante e collezionista compulsivo di immagini. Questa ricerca ci conduce in un viaggio lungo le ferrovie d’Europa, tra frammenti di realtà e finzione, facezie d’autore e un’infinita malinconia.

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L'ultima proposta di Pagine Nascoste si sdoppia in Film e Notfilm, rispettivamente film originale (l'unico di Samuel Beckett) e sua riscoperta ad opera di Ross Lipman (che, per chi non può aspettare, ne parla anche qui):

Nel 1964 Samuel Beckett si imbarcò in una delle più bizzarre avventure della storia del cinema: una collaborazione con Buster Keaton per un breve film d’avanguardia, senza titolo. Lo scrittore era al picco della sua fama, Keaton ormai quasi dimenticato. Film è stato discusso per decenni, celebrato o disprezzato. Ma le storie dei suoi protagonisti sono solo parte di una vicenda che spazia dal cinema muto alle speculazioni sulla coscienza umana. Risultato di anni di ricerche d’archivio, che hanno portato alla scoperta di straordinari materiali beckettiani, registrazioni audio inedite, provini e scarti del fi lm, Notfi lm ne ripercorre la produzione e le riflessioni filosofiche che l’hanno accompagnato, aprendo uno squarcio inedito e vertiginoso sull’universo creativo di Beckett.

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Immagine: Flickr.

Festivaletteratura