Parola e visione: un chiasma inestricabile
12 9 2020
Parola e visione: un chiasma inestricabile

Hisham Matar e Melania Mazzucco, due narrazioni d’arte a confronto

«Come stai?» è la prima domanda che Elisabetta Bucciarelli rivolge ai due ospiti: Melania Mazzucco, seduta al suo fianco e Hisham Matar, presente attraverso lo schermo del televisore. Le risposte dei due autori vertono entrambe sul tema dello spazio: a Melania in quarantena è mancato viaggiare, muoversi nello spazio che è anche un muoversi con la mente. Matar racconta che il suo rapporto con gli spazi si è fatto invece più profondo: è cresciuta l’implicazione dell’ambiente sulle sue percezioni, assieme al senso di gratitudine di poterlo attraversare. Lo spazio è anche il grande tema degli ultimi due libri degli autori: L’Architettrice di Mazzucco e A month in Siena di Matar.

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Per le donne del Seicento italiano le stanze della casa costituivano gli unici spazi in cui era dato loro vivere liberamente. La protagonista del romanzo della Mazzucco, Plautilla Bricci, è una donna dell'epoca che, pur nei limiti della propria sperimentazione dello spazio, divenne architetto, anzi no, architettrice: il termine è riscontrato in un documento settecentesco. Oltre a raccontare la storia di una donna che si è trovata a dover scegliere fra gli spazi domestici e quelli del mondo che voleva costruire, lo scopo della Mazzucco è quello di render visibile la paternità della cappella di San Luigi dei francesi a Roma - a lei stessa era capitato di visitarla tante volte senza notare l'autrice del progetto. Scrittrice con un grande amore per l’arte, Melania Mazzucco utilizza la parola come uno strumento che permette di rendere visibile ciò che spesso abbiamo sotto gli occhi ma passa inosservato.

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Il libro autobiografico di Hisham racconta invece del suo tempo speso a Siena, un tempo concentrato nella contemplazione delle opere d’arte della scuola senese, in cerca di una risposta per alleviare il dolore della morte del padre. La fruizione dell’arte per Hisham è l’atto più libero che ci sia dato di fare, e deve essere anche slegato alle interpretazioni precedenti per pervenire ad un rapporto più intimo e diretto con l’opera, così da riuscire a parlarci e ad ascoltarla.

Nei due libri degli autori i mondi di visione e di parola sono stretti in un legame indissolubile. Per la Mazzucco l’occhio vede attraverso la parola, dietro alle lenti delle storie che gli sono state raccontate. Ma non tutto può essere detto, spiegato: questo è proprio ciò che Hisham ricerca nei quadri. Se il mondo della parola permette alla visione di assumere senso, la contemplazione artistica è lo spazio che dà a una parola nuova la possibilità di sorgere.

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