Passeggiando con le statue
10 9 2016
Passeggiando con le statue

Un percorso per trovare una storia misteriosa sul far del giorno.

Sono le sei, tutto è ancora buio. Nel Giardino di Palazzo Cavriani c’è odore di mentuccia e una presenza immobile che guarda dinanzi a sé: un Virgilio in marmo di Candoglia. Così inizia il percorso di Passeggiando con le statue. La scrittrice Chicca Gagliardo e l’esperto di storia mantovana Giacomo Cecchin guidano il pubblico di Festivaletteratura alla scoperta dei segreti di una città che si risveglia a mano a mano che il sole sale in cielo.

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I protagonisti di questo percorso sono le statue e le ombre, entrambe presenze misteriose. Se può sembrar lampante il fatto che un’ombra accompagni il corpo che, alla presenza della luce, la genera, meno ovvio è il caso delle statue. Eppure, passeggiando per Mantova si ha l’impressione di esserne seguiti: le statue di Virgilio e di Dante si muovono attraverso le stradine e le piazze.

Alla luce dell’alba e con un silenzio che via via cede il posto ai rumori della città, il pubblico viene educato all’osservazione. Chicca Gagliardo sprona ad alzare lo sguardo e così, ad esempio, percorrendo Via Cairoli, sopra l’albero di Piazza del Seminario si scorge la statua di Ercole sulla sommità di Palazzo Bianchi.

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Nel mentre, Giacomo Cecchin spiega come nella città di Mantova, in continua evoluzione, edifici siano stati abbattuti per erigere piazze – è questo il caso di piazza Sordello - e statue siano state spostare per volontà del popolo, come il Dante che prima scrutava da Piazza Broletto i portici e che ora guarda generazioni e generazioni entrare al Liceo Ginnasio ‘Virgilio’ e nella Biblioteca Teresina.

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Quando ormai il cielo ha assunto un rassicurante color azzurro e le macchine cominciano a circolare, le guide fanno rifugiare il pubblico nel Teatro Bibiena, dove ad attenderlo ci sono straordinarie statue in legno che dall’alto lo scrutano e la musica dal vivo di pianoforte e flauto. Qui, il momento del congedo si arricchisce di quadri di Giorgio De Chirico e René Magritte, che tanto si sono ispirati alle statue, e letture tratte dal libro Gli occhi degli alberi e la visione delle nuvole di Chicca Gagliardo.

Dunque, Passeggiando con le statue non è solo l’occasione per conoscere la città di Virgilio e la sua storia nei suoi vicoli nascosti, è anche un momento di riscoperta della poeticità che, come afferma Chicca Gagliardo, è in ogni individuo.

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Festivaletteratura