Piccolo passo
10 9 2016
Piccolo passo

Festivaletteratura per i più piccoli: dieci giovanissimi collaborano con la redazione per offrire un resoconto dettagliato di tutti gli eventi dedicati ai bambini e ai ragazzi.


L’evento consisteva in uno spettacolo teatrale con l’attore Valentino Drogano del Kosmocomico Teatro, che ha narrato la storia di una piccola ocarina (strumento musicale).

Su un albero si vedono due piume rosa che spuntano dalle foglie. Sono le piume di Mamma Ocarina, che ogni mattina canta per svegliare il suo piccolo dalla piuma verde. La madre lo manda fuori a giocare raccomandandogli di non allontanarsi troppo, di stare attento al gatto e di lasciarla covare in pace perché Mamma Ocarina sta covando il suo futuro fratello. L’Ocarina verde si sente solo e non vede l’ora che nasca, ma sa anche che i fratelli minori sono fastidiosi: rubano tutti i giochi, vogliono sempre la mamma e hanno 0 anni. La sua attenzione viene richiamata dal rumore dell’uovo che si schiude. Appena nato l’Ocarina è senza piume, parla male e fin troppo.

La mamma invita i due fratelli ad uscire, senza dimenticarsi prima di metterli in guardia dal gatto. Giocano insieme a nascondino, 1, 2, 3…stella ed infine a “ce l’hai”, ma l’Ocarina verde è più brava e prende in giro il fratellino, che ad un certo punto si arrabbia e scappa lontano. Il fratello maggiore lo insegue intimandogli di tornare a casa, perché altrimenti la madre si sarebbe arrabbiata molto. Ma l'Ocarina non lo ascolta e prosegue fino a che non si accorge di essersi perso. Il fratello maggiore, che lo ha seguito, lo consola e lo prende per mano, e insieme piano piano si incamminano per tornare a casa. Attraversano la campagna, la montagna, il bosco, la neve, il fiume, i sassi e i pesci.

(caricamento...)

Il piccolo, stanco di camminare, si rifiuta di proseguire e annuncia al fratello che vuole riposarsi per sempre. Per convincerlo a riprendere il cammino l’Ocarina verde lo sfida dicendo che non riuscirà mai a fare un passo bello come il suo, alza la gamba: «Un…», poi la abbassa «…Passo. Provaci tu adesso.». «Un…passo. Ma è semplicissimo! Guarda, ne faccio due, poi tre.» Il maggiore decide così di chiamare suo fratello Piccolo Passo. I due fratelli proseguono il loro cammino fino a quando Piccolo passo comincia a lamentarsi perché le sue gambe traballano ma sta per calare la sera e devono tornare a casa il prima possibile. L’Ocarina verde si spazientisce e lascia da solo il fratello che, preso dalla paura, dopo poco lo raggiunge.

Scende la notte, arrivano i gufi e si accendono le stelle. Un gufo cerca di consolarli cantando e rassicurandoli che la notte è piena di cose meravigliose, nonostante questo Piccolo Passo non riesce a dormire, quindi il fratello decide di raccontargli una storia che narra di una conchiglia che, stanca di stare sulla spiaggia, si avventura in mare aperto. La conchiglia incontra un pescecane che la azzanna, ma fortunatamente le conchiglie, come le ocarine, sono dure e solide e il pescecane si rompe i denti e scappa via. La mattina dopo Piccolo Passo si sveglia con un forte prurito alla testa e si accorge che una piccola piuma gialla gli è spuntata sul capo. Tutto contento sta per avviarsi per tornare a casa quando il gatto arriva all’improvviso e lo addenta con forza. Fortunatamente le ocarine, come le conchiglie, sono dure e resistenti e il gatto, dopo essersi spezzato la dentatura corre via.

Lo spettacolo si conclude con il ritorno a casa delle due ocarine e un piccolo concerto di tutti i personaggi.

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