Radio, someone still loves you
12 9 2020
Radio, someone still loves you

Linus ripercorre la propria carriera radiofonica, tra successo ed introspezione

«La radio è il mezzo di comunicazione che più di tutti, nel tempo, è mutato. La radio di oggi è tutt’altra cosa rispetto alla radio che ascoltavo quando ero adolescente, quando ancora non avevo idea che un giorno sarei stato Linus». Così il volto noto di Radio Deejay ritorna all’inizio della propria carriera, quando il suo studio di registrazione era ricavato in un angolo della camera del fratello e l’emittente che diffondeva la sua voce era una sconosciuta Radio Milano International.

«Se invece dovessi indicare la data più significativa della mia carriera, sceglierei il 1996, l’anno in cui sono diventato direttore artistico per Radio Deejay. Lavorando per le piccole emittenti, credevo di aver ricavato, dalla radio, tutti gli insegnamenti a mia disposizione. Volevo persino cercare un lavoro “normale”. Mi ci è voluto un po’ di tempo per capire che il lavoro normale era quello che già facevo e che nella mia vita non sarei più riuscito ad allontanarmene», afferma Linus, rispondendo ad un quesito di Massimo Cirri. L’amore per la radio, infatti, non si spegnerà mai più. Ma con ormai 44 anni di carriera all’attivo, Linus ha scelto di cristallizzare alcuni dei propri pensieri più intimi nel libro Fino a quando (Mondadori, 2020), senza dunque consegnarli direttamente ai microfoni.

A questo proposito, prosegue: «Della mia vita privata, ormai, si conosce quasi tutto. Ma è stata una mia scelta e non me ne pento assolutamente. Quando per la prima volta ho raccontato in radio, quasi casualmente, un episodio della mia vita privata, tutti gli ascoltatori si sono concentrati su quello; non ricordavano nulla del resto della trasmissione. Così ho capito di dover raccontare la mia vita, perché in essa gli altri riconoscono la propria. Però ci sono cose che in radio non si possono dire. Per quelle serve un libro. Anche perché, diciamocelo, con l’avvento dei social raccontiamo tutti delle bugie, e consapevolmente. Eppure ciò che ci mostrano gli altri ci sembra sempre migliore; Fino a quando si propone di svelare quei retroscena che non possono apparire in radio. Parla di Pasquale Di Molfetta, e non propriamente di Linus. Ed è la prova che Linus è una persona come tutte le altre».

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