Scrivere è un modo per restare
5 9 2019
Scrivere è un modo per restare

Femminismo, democrazia e letteratura sul palco in dialogo Elif Shafak e Michela Murgia

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Una Piazza Castello gremita ed un lunghissimo applauso hanno accolto Michela Murgia ed Elif Shafak - due delle più interessanti scrittrici del panorama letterario contemporaneo - all'appuntamento di questa sera con Festivaletteratura. Donne ed ancor prima intellettuali disposte a "speak their minds" nelle parole dell'autrice turca, ossia esporsi mediaticamente e politicamente affrontando le conseguenze talvolta irreversibili pur di denunciare le storture ed ingiustizie della società odierna.

Caratteristica indiscutibile della narrativa di entrambe è la presenza di personaggi femminili in antitesi per estrazione sociale, aspetto e destino. Le donne tratteggiate dalla Shafak in particolare sono accomunate dall'essere sospese o meglio intrappolate fra due dimensioni: fra il compiuto ed il non-ancora. Come in 10 minuti, 38 secondi in questo strano mondo, ultimo romanzo dell'autrice turca edito Rizzoli che racconta l'omicidio di una prostituta, Leila Tequila, e dei sorprendenti dieci minuti che ne seguono il decesso. La mente della protagonista rimasta estremamente cosciente ripercorre scene cruciali della sua esistenza.

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«Un romanzo fatto di stranitudini. Fusion e di stranezze e solitudini». Nelle parole di Michela Murgia Leila non è viva né morta, emarginata dalla società e dimenticata dalla famiglia è soprattutto simbolo di una Istanbul irrequieta, istrionica, malsana e condannata. La capitale della Turchia è spesso l'ambientazione prediletta dei romanzi della Shafak che del paese natale, anche dal Regno Unito dove ora vive, denuncia tenacemente gli abusi di potere che ogni anno costano la libertà a giornalisti, scrittori ed intellettuali. Forse perché per chi racconta storie andarsene è l'unico modo serio di restare.

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«C'è ancora molto da fare per preservare la democrazia dei paesi europei. Spesso le persone hanno pensato negli scorsi anni che i diritti faticosamente conquistati fossero un punto d'arrivo ma si tratta di un risultato da proteggere. Il populismo oggi è il mezzo scelto dai politici per parlare alla pancia delle persone. Un mezzo antidemocratico, anti-intellettuale ed alla lunga anche una minaccia ai diritti delle donne». Per la prima volta nella storia, oggi è possibile vedere la faccia di chi tenta di abbattere il sistema di diritti costruito e la letteratura rappresenta forse l'unico e vero strumento per difenderlo.

Festivaletteratura