Se mi dici che non devo leggerlo, allora lo leggo
11 9 2020
Se mi dici che non devo leggerlo, allora lo leggo

Perché gli adulti dovrebbero leggere libri per ragazzi

Katherine Rundell è una scrittrice e una ricercatrice, il suo mestiere sono le parole e quello che fa è cercare di capire come queste descrivano il mondo. Il suo ultimo saggio Perché dovresti leggere libri per ragazzi anche se sei vecchio e saggio è uscito in Italia all’inizio del 2020. Mai libro fu più azzeccato! Come confessa la moderatrice dell’incontro, Simonetta Bitasi, i libri per ragazzi l’hanno salvata nel momento più buio durante i mesi della quarantena. E quindi, qual è il segreto di questo genere letterario e perché è importante continuare a leggerli anche quando si inizia a diventare adulti (e ir/responsabili)? Per rispondere a questa domanda serve un terzo e fondamentale elemento, Fabio Stassi, curatore di Crescere con i libri e scrittore di gialli, ma anche di storie per bambini.

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La letteratura per ragazzi serve, anzi, è necessaria perché fa qualcosa che non sempre gli altri generi hanno il coraggio di fare: immaginare oltre il possibile, oltre l’inevitabile. Non si tratta solo di prefigurare mondi e dimensioni narrative, è più una lente che indaga il più complicato degli universi: l’identità. Fabio Stassi ammette di aver cercato a lungo la sua nella sua terra, nella sua cultura, ma da un po’ di tempo si è allontanato da questa ricerca e dalle etichette identitarie che lo definiscono. L’autore ha preso «le distanze con una lunga lettera scritta durante l’estate appena trascorsa». Allora, perché serve leggere libri per ragazze? Perché solo con questi testi «si prendono le distanze dall’età», si compie un coraggioso esercizio di libertà. Katherine aggiunge: «il genere young adult ti porta in prima fila per lo spettacolo della fantasia. Ti fa vivere mille vite diverse e il tuo cuore batte mille volte in maniera diversa».

I libri per giovani hanno anche una missione, fare da ponte tra le generazioni per dare luogo a quelle discussioni che rafforzano e creano le comunità. Sono gli unici che possono portare temi tanto complessi e risultare comprensibili anche dal più piccolo dei membri della famiglia. Per compiere ciò servono le biblioteche e le anime delle biblioteche, i/le bibliotecari/e, che hanno il compito di aprire le porte di un mondo fatto di molteplici storie e molteplici vite impresse su carta.

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