Spirito di osservazione
10 9 2022
Spirito di osservazione

L'importanza del luogo nel progetto di architettura

Manuel Herz è un progettista che riesce a coniugare due aspetti non scontati e molto importanti dell’architettura: teoria e pratica. Accostando la ricerca sulla migrazione in diversi contesti e territori alla professione di architetto, Herz procede con uno spiccato senso pragmatico, acquisendo in primis informazioni sul luogo e cogliendo le caratteristiche cardine dei singoli casi progettuali.

Con il racconto di tre storie, tre progetti, rivela come la stessa persona possa avere metodologie simili o differenti in situazioni e contesti straordinariamente disuguali. Ad accompagnarlo nel dialogo è l'architetto Camillo Magni.

Il primo progetto esposto descrive l’ospedale di Tambacounda in Senegal, risultato di un processo che ha visto inizialmente lo studio del luogo, la ricerca e la raccolta in un fascicolo di molteplici informazioni quali il tipo di paesaggio, il clima, i materiali da costruzione disponibili, flora, fauna e vegetazione. C’è stato un confronto diretto con la popolazione locale chiedendo loro di relazionarsi per individuare ciò di cui avessero bisogno; così sono nati gli schizzi del progetto, un edificio lungo e sottile pensato anche in funzione del clima, che si integra con l’esistente e risponde alle necessità della popolazione.

Prima della fase costruttiva sono stati sviluppati e testati dei mattoni di cemento, che con la loro forma particolare hanno avuto successo e sono diventati l’elemento principale dell’edificio. Il tutto è stato integrato con abitazioni per il personale medico. L’ospedale è stato completato all’inizio del 2022 ed è già operativo, contribuendo a migliorare la sanità pubblica della città.

(caricamento...)

(caricamento...)

«Quello che abbiamo percepito tutti mentre costurivamo questo progetto è che c’era un’incredibile voglia di fare le cose, una mentalità positiva volta a risolvere i problemi, a dispetto di ciò che avviene in Europa occidentale».

La seconda storia parla di campi di accoglienza costruiti da profughi provenienti dal Sahara Occidentale, in quella parte dell’Africa dove il Sahara incontra l’Oceano Atlantico. Il Sahara Occidentale era una colonia spagnola fino al 1975 quando i Sahrawi sono dovuti scappare a causa della guerra scoppiata col Marocco e passare il confine con l’Algeria. Circa 160.000 persone nel 1976 hanno costruito questo campo, che si distingue da tutti gli altri perché costruito e organizzato dai profughi stessi. Anche qui l’analisi architettonica e sociale sta alla base dello studio di Hertz, che nota un tessuto urbano contraddistinto da abitazioni e tende. Il campo è completamente autonomo, anche sotto il punto di vista politico, con tutte le istituzioni presenti in qualsiasi capitale del mondo. L'insediamento diventa una sorta di ambiente per l’amministrazione della vita pubblica, uno spazio per l’emancipazione non solo delle donne ma della popolazione in generale, uno spazio per la vita di tutti i giorni, dove divertirsi e godere anche della bellezza. Tutto ciò è stato raccolto in un libro presentato ai giardini della Biennale di Venezia del 2016.

(caricamento...)

Il terzo racconto è ambientato a Kiev, dove nell’ottobre del 2020 Manuel Herz riceve un incarico per costruire una sinagoga che commemorasse lo sterminio avvenuto nel settembre del 1941, quando l’esercito delle SS, dopo aver conquistato Kiev, stermina in 48 ore 35.000 ebrei, il massacro più rapido e brutale del ventesimo secolo. Anche in questo caso la prima azione che l’architetto compie è l’analisi del luogo, che risulta aspro, una sorta di forra, dove la flora è cresciuta sui cadaveri delle persone, «Una topografia della morte». Herz si chiede come agire per affrontare architettonicamente tale tragedia. Una risposta scontata avrebbe potuto essere fare qualcosa di molto pesante e austero, invece decide di fare qualcosa di totalmente diverso. L’idea nasce pensando ai libri pop-up che una volta aperti rivelano una storia, dà così vita a una Sinagoga che si apre davanti all’universo delle storie, non un monumento alla morte ma alla bellezza della vita.

(caricamento...)

(caricamento...)

Festivaletteratura