Stasera ti racconto le bambine ribelli
6 9 2017
Stasera ti racconto le bambine ribelli

100 storie di donne straordinarie raccontate ai giovani ribelli.

I piccoli volontari della redazione junior sono più che pronti. Saranno loro a raccontare gli eventi con nuove prospettive e presentare i laboratori della Casa del Mantegna, dedicati al nostro pubblico più giovane.


Bambine, ragazze, donne di ogni età nel cortile ad ascoltare le storie di 100 donne straordinarie che hanno lottato per libertà, la giustizia e per conquistare i loro diritti, raccontate da Francesca Cavallo e Elena Favilli.

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Il progetto partito da una newsletter inviata a poche decine di persone si è, inaspettatamente, sempre più diffuso fino ad arrivare a migliaia di persone.

Con un'idea più chiara del progetto le due scrittrici si sono recate nella Silicon Valley cercando qualcuno che sostenesse il loro progetto attraverso il crowdfunding (consiste nel finanziare qualcosa acquistandolo prima che questo sia realizzato).

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Il loro ultimo progetto (uno dei moltissimi intrapresi) ha riscontrato molto successo, viene letto da bambine e bambini, questa cosa è molto importante per le autrici che desiderano spazzare via lo stereotipo dei libri da femmina e libri da maschio e scrivere un libro che abbia come protagoniste le donne.

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Nella maggior parte della letteratura per ragazzi i protagonisti dei libri sono uomini e le donne, quasi sempre, hanno solamente ruoli secondari.

Le protagoniste raffigurate in questa raccolta di storie provengono da tutto il mondo, hanno volti e corpi diversi ed è proprio questo che si trova nelle illustrazioni.

Tradotto in tantissime lingue di cui loro non sapevano neanche l'esistenza, ha raggiunto l'attenzione di un pubblico globale ed è diventato il libro della buonanotte di tanti bambini del mondo, che ognuno legge a modo suo: scegliendo per mestiere, per ritratto, rigorosamente seguendo l'ordine delle storie, o semplicemente a caso.

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La parola ribelle, contestata dagli editori, vista come parola scomoda e che secondo alcuni genitori diseducativa per i bambini, è invece molto importante per le due scrittrici che affermano: «essere ribelli è fondamentale!».

Hanno raccontato la storia di una bambina di colore di sei anni che dopo aver visto il film Frozen come tutte le sue coetanee voleva diventare Elsa; una compagna di classe però le aveva detto che a causa della sua pelle scura non poteva esserlo; così lei disse a sua madre che non avrebbe più mangiato il cioccolato credendo in questo modo che la sua pelle si sarebbe schiarita.

La madre perciò le raccontò la storia di Alek Wek, modella sudanese, che narrava: «Siete bellissime, va bene essere strane, va bene essere timide, ma non dovete seguire mai la corrente.»;si fece leggere dalla madre questa storia tutte le sere per circa un mese, in seguito riprese a mangiare il cioccolato.

Queste storie sono un modello per tanti giovani che leggendole si riconoscono in queste donne e trovano il coraggio per essere ribelli.


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