Translation slam
13 9 2015
Translation slam

Tradurre dal greco

Nella chiesa di Santa Maria della Vittoria si sono 'sfidati' in un altro incontro di Translation slam Grazia Loira e Andrea Di Gregorio, sulla base delle rispettive traduzioni di un brano di Petros Markaris, famoso scrittore, scenografo e traduttore. Mentre l'appuntamento di Giovedì metteva a confronto due traduzioni inglesi di un testo italiano, in questo secondo incontro due italiani erano alle prese con un testo scritto in un'altra lingua, il greco; lingua che in fondo, senza saperlo, parliamo un po' tutti grazie alle numerosissime parole italiane che da esso derivano (da politica a psicologo, da città a padre). Ancora una volta ciò che è emerso da questo incontro è quanto le due traduzioni, con le loro differenze nella punteggiatura, nella struttura delle frasi, nelle scelte lessicali, riflettano le personalità dei traduttori e le sensazioni che questi hanno provato leggendo il testo originale.

Grazia Loira ha affermato di aver sentito una forte armonia, varietà lessicale, impatto visivo nel brano originale, impressioni che hanno naturalmente inciso sulla sua traduzione. Non sono solo i sentimenti dei traduttori, però, che si riflettono nella traduzione: i traduttori si trovano ad affrontare una serie di problemi che che possono essere risolti attraverso strategie diverse. Ad esempio, mentre in greco non è scorretto ripetere più volte le stesse parole in uno stesso periodo, questo non si può fare nella nostra lingua perciò il traduttore deve risolvere il problema alterando il testo come preferisce; ad esempio Di Gregorio, in alcuni casi, ha ridotto più frasi in un unico periodo.

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